Mapello (Bg), 30/10/1857 - Bergamo, 24/05/1939
Studiò sotto la guida dello Scuri all'Accademia
Carrara di Bergamo dove espose nel 1879 il quadro Il pane in due,
che conseguì il primo premio e fu acquistato dal conte Casati. Recatosi
poi a Roma frequentò l'Accademia Libera diretta dal Maccari, dove si
perfezionò. Fu all'Accademia di Roma che l'Agazzi subì l'influenza
dei grandi veristi napoletani; la quale, unita a quella dei lombardi,
contribuì fortemente a sviluppare la sua personalità artistica.
Partecipò a parecchie mostre in Italia ed all'estero dove le sue opere
furono sempre giudicate, con ragione, assai meritevoli tanto dalla
critica come dagli amatori.
Espose a Torino nel 1884: Pensieri allegri, Casa
rustica, e due paesaggi. Pure nel 1884 partecipò alla Permanente di
Milano con Le due sorelle, acquistato da quella Società di
Belle Arti. Partecipò anche varie volte alle Esposizioni internazionali
di Venezia. A Bologna nel 1888 con Giornata serena; Gli schiavi
bianchi; Il calzolaio. A Brera nel 1889 con Ritratto d'uomo.
Alla mondiale di Parigi nel 1889 con un grande paesaggio, che fu
premiato con medaglia. Figurò col quadro Il sabato alla Esposizione
internazionale di Barcellona. Alla mostra degli acquerellisti in Londra
nel 1904; alla quadriennale di Monaco di Baviera nel 1905;
all'Esposizione di Roma e a quella di Firenze, nel 1911; alla Permanente
di Milano, a Monaco nel 1909 con una tela intitolata Ricreazione.
Nella parrocchiale di Brusaporto vi sono alcuni suoi quadri sacri. Molte
opere sono presso collezionisti privati. L'Agazzi fu anche buon
ritrattista e affrescante.Fra le sue opere più significative si ricorda
L'Idiota.
A.M. Comanducci (ed. 1962)
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