Firenze, 06/03/1847 - Firenze, 30/10/1930
Iniziato all'arte a soli nove
anni dal buon miniatore Angiolo Tricca passò
all'Accademia di Firenze nel 1861, ed ebbe quivi la
guida di Stefano Ussi. A sedici anni vinceva un concorso
della stessa Accademia. A diciassette esegui, per
incarico di S. M. il Re, Il Savonarola che caccia dalla
sua cella due sicari della Bentivoglio, e tale lavoro
portò a compimento, ispirandosi per il tema alla storia
del Villani. Eseguì molti affreschi e soggetti decorativi. Ebbe
apprezzati quadretti di genere raffiguranti costumi del XVII e XVIII
secolo.
Opere principali: Crapuloni; La riconciliazione;
Una lezione di musica, venduta a Londra nel 1925 A chi dei due; Il
ritorno dal campo; Mezza figura di vecchio; Il nonno; La danza
interrotta; Idillio campestre; L'addio; Carezze al nonno;
L'amico della casa e Paggio con cane, venduti a Parigi nel 1877;
La
presentazione; Gemma; Margherita; Galanteria; Una baccante; Costume dell'Impero; Un cavaliere; La passeggiata; Le maschere
italiane; Venezia e Autoritratto richiesto ed acquistato dalla
Direzione delle Gallerie di Firenze, dove attualmente si trova. I suoi lavori furono assai ricercati dagli espositori
e specialmente da negozianti d'arte americani. Fu professore del
Collegio accademico dal 1879.
(A. M. Comanducci)
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