Bologna, 15/08/1865 - Rimini, 29/12/1941
Flavio Bertelli era nato a S. Lazzaro di Savena il 15 agosto 1865, terzo
dei nove figli del (ora) famoso pittore Luigi Bertelli e di Matilde
Benetti. Adolescente frequentò il collegio dei Padri Barnabiti a Firenze
dove conobbe e frequentò Telemaco Signorini, Antonio Puccinelli ed altri
"macchiaioli"; tornato a Bologna, per un anno seguì i corsi
dell'Accademia di Belle Arti, ma esordì nel mondo artistico solo nel
1888 in occasione dell'Esposizione Emiliana e dei festeggiamenti
dell'ottavo centenario dell'università di Bologna.
Non condizionato dal padre da un punto di vista artistico, lo fu però
sotto l'aspetto economico, infatti a causa del fallimento della fornace
che la famiglia possedeva e gestiva in S. Lazzaro, i Bertelli finirono
per perdere impianti, terreni, e la bella villa dove abitavano, e nel
1891 furono costretti ad abbandonare S. Lazzaro per ridursi in un misero
appartamento in città. Cominciò per Flavio un periodo di grandi
ristrettezze e di grosse difficoltà economiche.
Flavio ebbe studio a Bologna nelle soffitte di palazzo Bentivoglio e
successivamente in via del Poggiale influenzando e facendosi influenzare
dai movimenti culturali presenti a fine e principio secolo, però con
un'attenzione particolare alla lezione dei macchiaioli, e, più tardi,
alla emotività del divisionismo.
Dopo un periodo di intensa attività, a partire dagli anni Trenta, forse
a causa di una malattia psichica, entrò in una profonda crisi e una
completa abulia che lo ridusse alla miseria. Trasferitosi a Bellaria di
Rimini con una sorella, visse miseramente dipingendo quadretti di
maniera per i villeggianti e per i fornitori fino a quando, ricoverato
in ospedale a Rimini, il 29 dicembre del 1941 moriva.
(Pier Luigi Perazzini -
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