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Bologna, 17/10/1901 - 1954
Fu versatile disegnatore specializzato in illustrazioni
di riviste e di libri per ragazzi, ma anche creativo acquarellista di
paesaggi e soggetti marinareschi. Ha prodotto lavori in varie tecniche,
trattando l'acquarello, la penna, la matita, il carboncino, la tempera e
l'acquatinta. Nell'olio ha dato poche creazioni con piccoli paesaggi
animati da figure, pennelleggiati pastosi e di vivida colorazione in
contrasto con l'acquarello e la tempera resi, quasi sempre, con toni
morbidi e pacati.
Afflitto da grave malattia mentale, a 27 anni venne ricoverato in
sanatorio, dove continuņ a disegnare l'ambiente che lo circondava,
rappresentando teste, figure ed espressioni delle persone intorno a lui.
Dimesso nel 1934, riprese a lavorare nel suo studio bolognese, spostando
i suoi interessi a scene di vita cittadina, specialmente i mercati
settimanali della "Piazzola" di Bologna, che intravvedeva dalla
finestra. La malattia continuņ comunque ad accompagnarlo negli ulteriori
anni, minandolo non solo nel corpo, ma anche nella sua vita artistica.
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