Napoli, 02/11/1882 - Roma, 09/1930
Lo scultore Amleto Cataldi, ... nato a Napoli e pure spiccate avendo del
napoletano conservate le caratteristiche etniche, le consuetudini di
vita e l'accento, vive e lavora da tempo a Roma, noi ci troviamo di
fronte a un artista versatile come ispirazione e multiforme come
esecuzione e pur sempre interessante e attraente nelle figure che egli,
con non comune bravura di modellazione ferma ed elegante, fissa ora nel
bronzo ed ora nel marmo.
Accorto diligente ed acuto studioso del vero, egli riesce molto bene nel
ritratto, perchè, mentre sa fare risaltare la speciale espressione
psicologica di un volto femminile o maschile, atteggia il busto con una
nobiltà di posa che ci fa pensare che non invano si è attardato a
studiare, con fervida e schietta passione, i gloriosi maestri del
Quattrocento italiano, avendone saputo ricavare più di una preziosa
lezione. È, però, nel ritrarre e nell'atteggiare, con la più delicata e
squisita eleganza, la grazia degli ignudi corpi muliebri, considerati in
tutta la sana seduzione dell'età giovanile o nella sensualità ancora
acerba della prima adolescenza, che il Cataldi riesce in particolar modo
eccellente e si attesta degno davvero dei grandi e vivi successi
procuratigli durante l'ultimo decennio, sia in patria, sia all'estero,
dalle leggiadrissime creature da lui plasmate con così ritmico senso di
armonia plastica.
(Vittorio Pica - In occasione della mostra alla Galleria
Pesaro del 1919) |