Pillole d'Arte

    
Autori   |   Opere   |   Documenti   |   Bibliografia   |   Contatti   |   Esci

 

Lodovico Cavaleri




Milano, 15/11/1867 - Cuvio (Va), 1944

Nato a Milano il 15 novembre 1867, morto a Cento (?) il 2 gennaio del 1942. Personale paesista e marinista caratterizzato da una diretta sensazione del vero, intesa con vivace colorito e una sempre felice trovata del «quadro». A ventun anni, troncati gli studi universitari di medicina, si dedicò alla pittura e può essere citato come esempio di pittore autodidatta. La sua appassionata operosità gli procurò presto un seguito di premiazioni che cominciò con una medaglia d'oro alla Mostra Nazionale della Società di Belle Arti di Milano nel 1893; seguirono nel 1900 il diploma d'onore all'Internazionale di Gorizia, nel 1902 una medaglia d'oro a quella di Monaco di Baviera, nel 1907 una medaglia d'oro di prima classe a Barcellona, nel 1925 una medaglia del Ministero della Pubblica Istruzione alla Mostra degli Amici dell'Arte a Torino.

Partecipò, invitato, alle maggiori esposizioni e tenne fortunate mostre personali a Milano, Venezia, Montevideo e San Paolo. Il Re d'Italia acquistò parecchie volte suoi quadri; numerosi furono gli acquisti ufficiali, e importanti opere sue lo rappresentano in pubbliche gallerie italiane e straniere. Con sicuro gusto decorativo produsse anche cartelloni e decorazioni murali.

Opere: Piena d'autunno; Presso il mulino; Tramonto alla Giudecca, nel Museo Civico di Torino, Sole occiduo, nella Galleria d'Arte Moderna di Genova; Canale a Chioggia; Chiarità lunare, a Montevideo; La fioritura del padule; Trapasso di luci; Tramonto d'autunno; Erica in fiore; Tramonto; A San Rossore; La pesca dei granchietti; Autunno; Mareggiata, nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; Niviale, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano; Marina e Paesaggio nella collezione Turri di Milano.

Fu professore onorario all'Accademia a di Carrara: professore emerito di quella di Perugia e socio onorario e consigliere dell'Accademia di Brera. Alla Galleria Pesaro di Milano allestì due mostre personali nel 1918 e nel 1935. La Galleria Ranzini, pure di Milano, gli dedicò una postuma nell'aprile del 1946. Incise all'acquaforte.

(A. M. Comanducci)