Pillole d'Arte

    
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Francesco Chiappelli




Pistoia, 04/03/1890 - Firenze, 02/12/1947

Nacque a Pistoia il 4 marzo 1890, da Luigi e da Maria Castellini. Iscritto al liceo ginnasio "N. Forteguerri" di Pistoia, vi si licenziò nel 1906, delineando già con esattezza i suoi interessi artistici che vennero incoraggiati dal padre Luigi. Fu il padre a condurlo con sé in numerosi viaggi in Italia e soprattutto in Germania. Per seguire studi, regolari di disegno e di pittura il Chiappelli entrò nello studio di Raffaello Sorbi a Firenze, dove rimase due anni. Si iscrisse poi all'Istituto di belle arti di Firenze, dove conseguì la licenza nel 1913, e passò successivamente all'Accademia per frequentare la libera scuola di acquaforte diretta da L. Tommasi. Nel 1913 espose alla Mostra internazionale di bianco e nero, indetta a Praga dalla Società Veraikon.

Nel 1914 il Chiappelli partecipò con la Certosa (acquaforte) alla sezione "Bianco e nero", della Biennale di Venezia. Nel 1920 si stabilì a Firenze, dopo aver sposato Maria Zdekauer, figlia di Ludovico Zdekauer, noto studioso originario di Praga, naturalizzato italiano e professore di storia del diritto romano all'università di Macerata. Durante la crisi del, 1930-31 il Chiappelli si trovò costretto a vendere le proprietà ereditate a Pistoia e intraprese l'insegnamento artistico. Concorse alla cattedra di arti grafiche nell'Istituto d'arte di Firenze e ne divenne titolare dal 1º genn. 1931.

Prese parte a numerose esposizioni nazionali (Firenze, 1922: Fiorentina primaverile; Pistoia, 1928: Prima mostra provinciale d'arte) e anche internazionali (a Lipsia, Londra, a New York, Los Angeles, Madrid, Parigi), e le sue incisioni vennero acquistate da collezionisti privati e gallerie pubbliche. Basti ricordare l'acquisto della Certosa da parte del British Museum e quello dell'acquaforte Pistoia per il Museo delle stampe di Tokio, oltre ai numerosi acquisti da parte di gallerie italiane (Museo del Castello Sforzesco a Milano, Gabinetto delle stampe di Firenze e Roma). Dal 1921 il Chiappelli era venuto facendosi un nome anche come pittore; nel 1925 vinse ex aequo il concorso per la grande pala d'altare rappresentante S. Francesco bandito a Milano. Nell'estate del 1931 fu invitato, insieme con il silografo Bruno Bramanti, a soggiornare per alcuni mesi a Rodi, ospite del governatore, con lo scopo di fissare alcuni paesaggi dell'isola. Ne risultarono alcuni dipinti, parecchi disegni e una serie di incisioni esposte alle Biennali veneziane, oggi divenute introvabili: rimangono solo i bozzetti nella collezione degli eredi.

Fu, insieme con L. Andreotti, curatore del premio di poesia "L'Antico Fattore"; dal 1933, curò personalmente la stampa delle plaquettes, in cui si pubblicavano le opere vincitrici nella sezione grafica dell'Istituto d'arte di Firenze. Il Chiappelli morì a Firenze il 2 dicembre 1947.

Cecilia Mazzi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 24 (1980) treccani.it - articolo completo)