Pillole d'Arte

    
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Federico Cusin



Venezia, 08/12/1875 - 27/10/1972

Studiò negli Istituti di Belle Arti di Firenze e di Venezia e si dedicò in special modo all'illustrazione ed alla decorazione del libro. Una serie dei suoi disegni a penna fu accolta, nel 1919, all'esposizione di Ca' Pesaro, di poi espose a tutte le Biennali veneziane. Alla mostra dei Quarant'anni (Venezia, 1935) figuravano quattro disegni a penna.

(A.M. Comanducci)


E' una delle figure più singolari dell'arte veneziana. Maestro nelle scuole elementari, profondamente innamorato della divina città di San Marco, studioso della sua storia e dei suoi antichi costumi, camminando colli e campi cominciò a vedervi immagini d'altri tempi che la sua erudizione suscitava su dal suo cuore. Temperamento elegante e nobile di poeta delle stampe popolari, delle xilografie, dei rami dei secoli andati, espresse una sua maniera pastosa e sicura di disegnatore a penna, che adoperò in figurazioni vaste e complesse. Ma Federico Cusin, che è oggi quasi quarantenne, lavorò a lungo per sè, quasi timoroso di presentarsi in pubblico, finchè una serie di disegni inviati timidamente ad una mostra primaverile di Ca' Pesaro lo rivelò e gli dette il successo. Per il catalogo di una successiva mostra di Ca' Pesaro, la prima del dopo guerra, disegnò la copertina, su cui rappresentò, desumendolo da documenti dell'epoca, il ponte di Rialto quattrocentesco; compose allegorie piene di raccoglimento drammatico, ritrasse giardini, evocò festevoli figurazioni di putti, di fontane e di ghirlande; il tutto con una sobrietà di mezzi ed una serietà di intenti che non si smentirono mai. Ciò spiega il crescente favore con cui la sua opera fu accolta nelle ultime mostre di Ca' Pesaro, alle Biennali Veneziane, alle esposizioni di Roma e di Milano, ecc..
Qualcuno dei suoi disegni è già entrato nelle maggiori Gallerie pubbliche.

(Gino Damerini - Fiorentina Primaverile 1922)