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Bergamo, 1885 - Nizza, 1945
Allievo del Tallone e del Loverini alla scuola dell'Accademia Carrara,
nei corsi del 1900 e del 1901 ottenne il primo premio per la statuaria
in gesso. In gioventù fu artista bohémien e scolpì statuette di gusto
ironico, fu caricaturista e dipinse a tempera scene di genere
raffiguranti i vecchietti dell'ospizio e le macchiette cittadine. Animò
l'ambiente artistico bergamasco con tiri geniali e beffe memorabili.
Nella Grande Guerra fece parte della legione italiana dei volontari
garibaldini e combatté valorosamente nella battaglia delle Argonne. Nel
1919 a Versailles fece il ritratto a Raymond Poincaré, presidente della
Repubblica. Nel 1923 eseguì la statua bronzea della Vittoria che
troneggia sulla fronte orientale della Torre dei Caduti in Bergamo
Bassa. Fu fra i promotori e i fondatori del Ducato di Piazza Pontida. Si
stabilì poi a Nizza, dove fu apprezzato per le sue sculture, i ritratti
a sanguigna e le marine còrse. Il Faino era presidente della Società
Garibaldina di Nizza quando la città fu annessa all'Italia a seguito
della dichiarazione di guerra del 1940. Nel 1944, liberata Nizza
dall'occupazione nazifascista, i partigiani comunisti pretesero che
l'artista rinunziasse alla sua italianità e al suo diniego lo uccisero,
noncuranti che avesse combattuto per la libertà della Francia.
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