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Grenoble, 14/01/1836 - Buré, 25/08/1904
Fu per qualche tempo, a Parigi, nello studio di G. Courbet; ma
soprattutto si formò copiando al Louvre i maestri del 16º e 17º secolo.
Ammirò Manet e gli impressionisti, ma non fece mai parte del loro
gruppo. Fu amico di J. Whistler, del quale condivise lo spirito di fine
psicologismo che pervade le sue opere. Tra i suoi dipinti più noti,
conservati al museo d'Orsay a Parigi: Omaggio a Delacroix (1864),
Studio a Batignolles (1870), Angolo di tavola (1872),
Intorno al pianoforte (1885), ritratti di gruppo di pittori, poeti,
musicisti, in cui, come nei numerosi ritratti individuali, la
personalità del modello è interpretata con profonda intimità. Una
sensibile osservazione della realtà si ritrova anche nelle nature morte,
mentre un mondo irreale traspare da alcuni dipinti (La notte,
1897, Parigi, museo d'Orsay) e in numerose litografie ispirate dalla sua
passione per la musica di Schumann, Wagner e Berlioz.
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