Pillole d'Arte

    
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Carlo Fornara




Prestinone (Vb), 21/10/1871 - 15/09/1968

Di umili origini, studiò alla Scuola di Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo, allora diretta da Enrico Cavalli. A vent'anni, egli espose alla Triennale milanese Ricordanze e Bottega di calderaio, notevoli saggi delle sue spiccate attitudini e delle sue tendenze. Desideroso di approfondirsi nella tecnica, si recò in Francia, e attraverso lo studio di quell'impressionismo pervenne al divisionismo, tecnica che non doveva più abbandonare, intesa da lui non come moda ma come mezzo atto ad esprimere le sue concezioni artistiche.

Alla Triennale milanese del 1897 presentò un quadro, En plein air, che piacque al Segantini, il quale volle che il Fornara lo aiutasse nella esecuzione del Grande panorama dell'Engadina, per la Esposizione di Parigi del 1900. Nel 1902 il Fornara espose alla Quadriennale di Torino La parabola della vita, trittico; e tenne una riuscita mostra personale nella quale presentò dodici bellissimi disegni. Nel 1905, a Monaco di Baviera, Tristezza invernale, attualmente nella raccolta del comm. Claudio Tridenti Pozzi di Milano, fu premiata con medaglia d'oro. Nel 1907, alla esposizione dei Divisionisti Italiani tenutasi a Parigi, l'artista ebbe una grande sala con Previati e Segantini. La sua Fine d'inverno (1910) fu acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna di Milano.
 
In quello stesso anno tenne mostre personali in Olanda, nel Belgio e in Baviera; nel 1911 si recò nel Sud America, e nel 1912, alla Mostra Anglo Latina di Londra, espose ben 42 lavori. Nel 1914, alla Biennale Veneziana espose 27 opere, compreso il grande Vespero invernale. Nel 1917 condusse a termine il suo più vasto quadro, La conquista della terra, per il Palazzo del Parlamento di Buenos Aires. Alla Prima Biennale Romana (1921) espose: Ultimi pascoli; Prato d'oro; Alba; La mattinata sulle Alpi; Chiara pace; Vespero d'inverno già detto; Cimalmotto e Autoritratto, ora presso il comm. Moizzi, a Milano.

Altre opere: Fine d'autunno in Valmaggia; Vocogno e Gennaio radioso, nella Galleria d'Arte Moderna di Venezia; L'ombra si stende; Sera sui monti; Fontanalba; Neve in alto; Il campanile. E ancora: Mattino d'aprile; Pomeriggio estivo; Ottobre; Giardino; Impressione e Mattino d'inverno che con Bottega di calderaio e Tristezza invernale fanno parte della raccolta del comm. Claudio Tridenti Pozzi di Milano. Le sue opere sono per la maggior parte conservate presso collezionisti privati in Italia e all'estero.

(A. M. Comanducci)