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Genova, 18/01/1880 - Anticoli Corrado (Roma), 23/12/1955
Compì i suoi studi all'Accademia Ligustica, nella città natale, sotto la
guida di Cesare Viazzi e nel 1903, vinto il Pensionato artistico
Duchessa di Galliera, si recò a Roma dove temprò e affinò le sue
naturali doti d'artista con lo studio dei nostri grandi Cinquecentisti,
dai quali trasse non solo l'ispirazione e gli insegnamenti, ma il
conforto e la forza per sostenere le già aspre prime lotte e i dolori
che furono poi abbondanti nella sua vita di uomo e di artista. Nel 1906
inviò a Genova un quadro di composizione che esposto a Palazzo Rosso
piacque anche all'ostile giuria, che fino allora aveva minacciato di
togliergli il Pensionato. Il Municipio di Genova gli crebbe di
cinquecento lire la pensione e il Gaudenzi si vide, con questo successo,
definitivamente tracciata la sua strada.
La prima opera che lo fece affermare e gli dette fama fu I priori
già premiata a Milano nel 1910 con medaglia d'oro del Ministero della
Pubblica Istruzione, acquistata dal Municipio di Roma nel 1911 a quella
Esposizione Internazionale. A questa fece seguire Nudo di donna,
premiata a Monaco nel 1913; Le Croci, acquistata dal Museo di San
Gallo (Svizzera); Deposizione, alla quale fu assegnato il Premio
Principe Umberto a Milano nel 1916 e che figura nella Galleria d'Arte
Moderna di Roma insieme alla tela L'uomo dal cappello verde; I
sacerdoti, in quella di Genova con altri lavori fra i quali Rose
bianche. Alcuni suoi dipinti sono collocati nella Galleria
Internazionale d'Arte Moderna di Anticoli Corrado (paesetto visitato
dagli artisti di tutto il mondo) della quale il Gaudenzi è stato
l'ideatore e il fondatore. Nella maggior parte dei suoi quadri egli ha
esaltato le gioie e il dolore della vita intima familiare; in tutti
predominano sempre le sue doti interiori: fede, amore, rettitudine ed
evoluzione.
Altri suoi lavori noti sono: L'Evangelio; Maternità; La famiglia; La
madre; Primavera; Tempesta; Il nido; Orgoglio; Mattini; La colazione;
Presentimento; Il quadro interrotto; Soli; Cipressi; Mistero; Luce;
L'angelo; Purità; Primo specchio; Riposo; La fonte e la grande tela
Lo sposalizio.
Oltre alle grandi composizioni di genere sacro e familiare e ai soggetti
di fiori, ad ognuno dei quali egli impresse caratteristica vitalità e
dai quali sembra voglia fare uscire un suono distinto, trattò
magistralmente il ritratto. Si rammentano quello del Maresciallo
Caviglia; quello del Chierico Saule Redaelli collocato nella
Quadreria dell'Ospedale Maggiore di Milano; della Signora Gelmini;
della Signora Rossi; della Signora Albanese e quello della
Moglie Candida Toppi in Gaudenzi. Il Gaudenzi ha partecipato alle
principali Esposizioni italiane e straniere e nel 1931 ha ordinato una
imponente Mostra personale nella Galleria Pesaro di Milano. Nello stesso
anno un gruppo di ammiratori genovesi, organizzò un'altra esposizione
delle sue opere nel grande salone del Palazzo Ducale di Genova e in
quell'occasione non mancarono al Gaudenzi il completo successo, gli
elogi e i plausi della critica e del pubblico.
Nel 1913 fu chiamato a far parte degli accademici di merito
dell'Accademia di Belle Arti di Genova, e, successivamente, delle
accademie di Parma, di San Luca, del Pantheon e dell'Accademia d'Italia.
Ricoprì le cattedre di pittura delle accademie di Genova, di Napoli, di
Milano e diresse la Scuola del Mosaico in Vaticano. Fra le bellezze
anticolane (le famose modelle Candida, Lalla, Orsola, Santina, Giulia,
Augusta) esaltò la figura muliebre, materialmente turgida e sana,
idealmente appassionata e pura.
(A. M. Comanducci)
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