Pillole d'Arte

    
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Giuseppe Graziosi




Savignano sul Panaro (Mo), 25/01/1879 - Firenze, 02/07/1942

Trattò tutti i generi della pittura, con tutte le tecniche. Insegnò scultura all'Accademia di Brera. Fu più noto come scultore. Dopo aver studiato a Modena col Gibellini ed a Firenze - dove fu amico e compagno di scapigliatura del Ghiglia, del Soffici, del Sacchetti e dell'Andreotti - col Rivalta, si recò a Parigi, dove rimase alcuni anni. Nelle sue opere infatti non manca l'influenza degli impressionisti francesi.

Esordi nel 1903 a Venezia. Da allora vi espose, ininterrottamente, sia come pittore che come scultore. I suoi quadri Dopo la cena e La lupa si trovano nella Galleria d'Arte Moderna di Roma. Altri lavori:cLa zia Luigia, Mattino, Campanaro, Mercato, La Chiesa della Salute, Trabacco; tutti esposti alla Primaverile Fiorentina del 1922; Di mute, La pace, Alla fiera, La stalla, La danza del mosto, Mio figlio, Occupazioni dornestiche, Interno, Ballo, Colazione sull'erba, La Piazza Grande a Modena, La cena, Meriggio e riposo, tutti esposti alle Biennali Veneziane. Nel 1924 a Venezia, in una sala a lui riservata, presentò, oltre alle opere di scultura, tredici acqueforti e quattro litografie. La VII Quadriennale Romana (1956) gli allestiva una commemorativa, nella quale figuravano oltre a varie sculture quattro lavori a colori. Sul catalogo ufficiale lo presentava con note critiche Ardengo Soffici.

(A. M. Comanducci)