Jean Auguste Dominique Ingres

Montauban, 29/09/1780 - Parigi, 14/01/1867

Compiuti i primi studi a Tolosa, nel 1797 si trasfer� a Parigi ed entr� nell'atelier di J. L. David. Nel 1801 vinse il Prix de Rome e, in attesa di ricevere la borsa di studio che doveva consentirgli di recarsi in Italia, esegu� una serie di ritratti, tra cui Napoleone Primo Console (Liegi, Mus�e des Beaux-Arts), Napoleone I sul trono imperiale (Parigi, Mus�e de l'Arm�e) e quelli della famiglia Rivi�re (Philibert Rivi�re, Madame Rivi�re, Mademoiselle Rivi�re; Parigi, Louvre). Nel 1806 pot� finalmente partire per Roma, dove studi� Michelangelo e soprattutto Raffaello, che rimase per sempre il suo modello ideale e a cui doveva dedicare dipinti come Raffaello e la Fornarina (Cambridge, Massachusetts, Fogg Art Museum) e Fidanzamento di Raffaello (Baltimora, Walters Art Gallery).

In questo periodo, oltre ad alcuni ritratti, dipinse la Bagnante di Valpin�on (preceduta dalla Bagnante vista di schiena, 1807, Bayonne, Mus�e Bonnat) ed Edipo e la Sfinge (entrambi del 1808; Louvre) che, inviati a Parigi, non vi incontrarono n� successo di critica n� favore di pubblico. Scaduta la sua borsa di studio, Ingres decise di rimanere comunque in Italia e dal 1810 al 1820 esegu� numerosi ritratti (Madame de Senonnes, Nantes, Mus�e des Beaux-Arts; Monsieur de Norvins, Londra, National Gallery), una tela per la villa Aldobrandini con Virgilio che legge l'Eneide (Tolosa, Mus�es des Augustins) e una per un soffitto del Quirinale con il Sogno di Ossian (Montauban, Mus�e Ingres) e dipinse opere, considerate poi tra le sue pi� significative (Giove e Teti, 1811, Aix-en-Provence, Mus�e Granet; la Grande odalisca e Ruggero libera Angelica, 1819, Louvre), che inviate a Parigi vi furono invece aspramente criticate.

Nel 1820 Ingres si trasfer� a Firenze su invito dello scultore L. Bartolini, conosciuto nell'atelier di David; vi rimase quattro anni, dipingendo altri ritratti (Il conte Guriev, San Pietroburgo, Ermitage) e, su commissione della sua citt� natale, Il voto di Luigi XIII (cattedrale di Montauban), che nel 1824 port� egli stesso in Francia. In un clima politicamente e culturalmente cambiato il quadro riscosse un enorme successo; ci� procur� a Ingres onori e commissioni e lo indusse a stabilirsi a Parigi, dove apr� un atelier molto frequentato e fu nominato professore all'�cole des Beaux-Arts.

Nel 1827 dipinse l'Apoteosi di Omero (Parigi, Louvre), che accrebbe la sua fama; con freddezza fu invece accolto nel 1834 il Martirio di S. Sinforiano, dipinto per la cattedrale di Autun, e il pittore, amareggiato, chiese di dirigere l'Accademia di Francia a Roma. Qui comp� l'Odalisca con la schiava (1839, Cambridge, Massachusetts, Fogg Art Museum) e Antioco e Stratonice (1840, Chantilly, Mus�e Cond�), che gli valsero il trionfale rientro in Francia (1841) dove si moltiplicarono le commissioni e gli incarichi ufficiali; dipinse bellissimi ritratti (Madame Gonse, Montauban, Mus�e Ingres; La baronessa di Rothschild, Parigi, collezione privata; La contessa d'Haussonville, New York, Frick Collection; Madame Moitessier in piedi, Washington, National Gallery; Madame Moitessier seduta, Londra, National Gallery), l'Apoteosi di Napoleone I (distrutta) per la prefettura di Parigi, Omero e la sua guida per Leopoldo I del Belgio (Bruxelles, Mus�es Royaux des Beaux-Arts), la Sorgente e il Bagno turco, entrambi al Louvre.

Ingres � stato a lungo considerato l'ultimo ed eletto rappresentante della corrente classica in antagonismo con la corrente romantica e col suo capo riconosciuto, Delacroix. Ma se l'artista rimase sempre legato all'esigenza di un'estrema compostezza e di una tersa purezza formale, si discost� profondamente dai rigorosi schemi neoclassici di David. Il suo disegno non � mai schematico, ma duttile e sinuoso, rivelatore di una acuta sensibilit� e di contenute emozioni; il colore, pur considerato da Ingres solamente un accessorio del quadro, che doveva basarsi sul "disegno saldo e nello stesso tempo fine", ha squisiti accordi tonali e, specialmente nei ritratti, una brillantezza gemmea; il chiaroscuro crea nella perfezione dei nudi morbidi effetti plastici.

Questi elementi conducono pertanto a scorgere nella dominata passionalit� della "classica" pittura di Ingres equilibrati accenti romantici. Grande importanza ha naturalmente l'opera grafica dell'artista, che si valse di molte tecniche disegnative. Bellissimi, per libert� espressiva e preziosit� stilistica, i ritratti a matita, tra cui La famiglia Stamaty, Paganini (entrambi a Bayonne, Mus�e Bonnat), Barbara Bansi (Parigi, Louvre). Quest'ultimo, eseguito quando Ingres era appena ventenne, rivela gi� la capacit� di cogliere ogni particolare delle vesti e della pelle del soggetto con sottigliezza implacabile e nello stesso tempo con altissima poesia.

(da sapere.it)