Firenze (FI), 05/05/1869 - Fauglia (PI), 15/02/1948
Nacque a Firenze, da antica famiglia toscana, il 5 maggio 1869.
Studiò con Adriano Cecioni, poi, consigliato da Telemaeo Signorini, si
dedicò oltre che alla scultura anche alla pittura. Si formò, quindi,
accanto ai Macchiaioli ed esordi molto presto, esponendo alla Promotrice
di Firenze nel 1888 sei piccoli paesaggi. Continuò annualmente a
presentare in tale sede quadri e statue.
Dal 1891 al 1895 seguì la scuola divisionista e dipinse, fra l'altro,
In riva all'Arno e Mattino sul mare. Nel 1897
all'Internazionale di arte e fiori di Firenze espose due grandi ritratti
femminili a pastello e si orientò quindi verso grandi figure, spesso dal
significato allegorico. Nel 1898 figurò a Torino con Dolore. Poi
partecipò alle Biennali veneziane con La vergognosa (1899), Il
silenzio (1901), il Ritratto di Irma Gramatica, pastello
(1903), Sera, disegno (1905). Figurò allora alle principali
mostre italiane e a quelle straniere di Bruxelles, Monaco, Vienna,
Londra, Saint Louis, Buenos Aires.
Con i suoi disegni a macchia, senza contorno, ha collaborato a riviste e
giornali (La Fiammetta, Novissima, L'Italia ride, la Domenica
dell'Avanti, La Riviera ligure, Numero, Gil Bias e il Cocoricò di
Parigi). Nel 1905 fu nominato direttore della civica Scuola di Pittura
di Pavia. Nel primo periodo pavese si interessò particolarmente di
scultura, soprattutto targhette in bronzo, genere che coltivò a lungo.
Dopo il 1913, grazie all'esperienza acquistata con gli studi sul
Divisionismo e memore delle ricerche di colori e di luce dei primi anni,
tornò ad occuparsi di paesaggio e da allora fino alla morte la campagna
e stata una continua fonte di ispirazione, specialmente dopo il 1920
quando cominciò a lavorare a Fauglia, sulle colline pisane (Le
lavandaie, Sotto l'ulivo, All'ombra del Carrubo, Strada polverosa).
Anche i ritratti appartengono alla sua produzione ultima (Ritratto
del marchese Quaratesi). Nel 1922 espose a Firenze alla Primaverile
Fiorentina e fino al 1936 varie volte a Pavia. Nel 1936, terminando il
suo insegnamento alla scuola di pittura, molte opere furono acquistate
dal Comune di Pavia e si trovano nel Museo di quella città. Dal 1937 al
1943 visse a Firenze, esponendo in varie personali a Firenze stessa e
anche a Lucca e a Livorno.
Nel 1947 una mostra di sue opere fu aperta alla Galleria Geri di Milano.
Ritiratosi a Fauglia con la famiglia nel 1943, morì nella sua villa di
Poggio alla Farnia il 15 febbraio 1948. Opere sue si trovano nelle
Gallerie d'Arte Moderna di Venezia, Firenze, Lima (Perù) e nel Museo di
Bruxelles. Molte sono in collezioni private a Pavia, Milano, dove nella
Collezione Turri c'e una Testa di ragazza, a Genova, Firenze. Ha
inciso alcune lastre a puntasecca.
A.M. Comanducci (ed. 1962)
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