Pillole d'Arte

    
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Oscar Kokoschka




Pöchlarn, 01/03/1886 - Montreux, 22/02/1980

Studiò a Vienna nella Kunstgewerberschule, dove frequentò i corsi di C. O. Czeschka e B. Löffler, lavorando nel frattempo con le Wiener Werkstätte alla produzione di cartoline illustrate, ventagli dipinti, manifesti. Affermatosi rapidamente grazie anche all'amicizia di A. Loos, che gli aveva procurato numerose commissioni (Ritratto di Lotte Franzos, 1908, Washington, Phillips coll.; Ritratto di A. Loos, 1909, Berlino, Nationalgalerie), e di H. Walden, che lo aveva introdotto nell'ambiente berlinese di Der Sturm, nel 1911 conobbe Alma Mahler, a cui fu legato da un rapporto intenso e inquietante e con la quale, nel 1913, visitò l'Italia (Tre croci, paesaggio delle Dolomiti, 1913, Amburgo, coll. Horstmann). Ferito in guerra, rimase convalescente a Dresda, dove poi soggiornò fino al 1924, studiando con passione le opere di Rembrandt e insegnando all'accademia.
Dal 1924 al 1930 circa viaggiò in Europa, in Asia, nell'Africa del Nord, dipingendo intense visioni di città e di paesaggi (Lione, 1927, Washington, coll. Phillips). Dal 1934 al 1938 visse a Praga; dal 1938 al 1953 a Londra, ottenendo nel 1947 la cittadinanza inglese. Direttore della Internationale Sommerakademie für bildende Kunst di Salisburgo (1953-62), si dedicò anche alla scenografia (Die Zauberflöte, Festival di Salisburgo 1955); nel 1974 realizzò il mosaico Ecce homines per la chiesa di St. Nikolai di Amburgo. Accanto all'attività pittorica Kokoschka mantenne sempre vivo, a partire dai versi di Die träumenden Knaben (1908), il suo interesse per la letteratura, scrivendo poesie, drammi, romanzi (Schriften, 1907-55, raccolti da H. M. Wingler, 1956; Spur in Treibsand, 1956; Mein Leben, 1971).