Palermo, 16/05/1838 - Palermo, 27/02/1915
Dal padre Luigi apprese i primi elementi dell'arte, e,
dimostrata precoce vocazione, fu mandato quattordicenne a Napoli con una
pensione regia perchè si perfezionasse. Nella Capitale partenopea egli
frequentò lo studio di Nicola Palizzi, finché, sopravvenuto il 1860
lasciò i pennelli per accorrere a porgere il suo braccio a Garibaldi,
col quale fece tutte le campagne. Lasciato il fucile e ripresa la
carriera artistica, divenne uno dei massimi rappresentanti della pittura
meridionale, uno dei più fecondi ed originali. Egli seppe tradurre in
modo fin allora mai raggiunto la luminosità del sole e dell'aria, e ciò
specialmente nel dipinto Una giornata di caldo in Sicilia,
esposto nel 1876 alla Promotrice di Napoli ed acquistato dal re Vittorio
Emanuele II per il Museo di Capodimonte. Altro lavoro che ebbe grande
successo fu Una carrozza siciliana e una carrozzella,
presentato questo nel 1892 all'Esposizione Nazionale. Il Lojacono,
quantunque carico di commissioni e ricercatissimo, non venne mai meno
alla sua probità d'artista, e tutta la sua vita fu una instancabile
ricerca del meglio, un continuo studio del vero.
Altre sue opere degne di essere rammentate: Il riposo del meriggio;
L'ottobre; Villa nella conca d'Oro, uno dei migliori lavori,
esposto a Parigi nel 1878; Dopo il tramonto; I pescatori di ostriche,
premiato con medaglia d'oro; Presso Posillipo; L'arrivo inatteso,
acquistato da re Umberto I e conservato al Quirinale; Dopo la
pioggia; Scirocco, pure acquistato da re Umberto I e già conservato
nella Villa Reale di Monza; Il Golfo di Palermo che venne
comperato dalla granduchessa Vladimiro di Russia; San Giovani degli
Eremiti; Ulivi saraceni; La benedizione del bestiame a Mandello,
conservato nel Museo di Chantilly. Dopo la pioggia, acquistato
dal principe di Trabia;
Presso il Vesuvio, nella Galleria d'Arte Moderna di Roma;
Un mattino d'estate; Una villa ai Colli; Nel bosco; Solitudine; Vento di
montagna, collocato nella Galleria d'Arte Moderna di Palermo.
In Agrigento nella Collezione Sinatra sono conservate ottantaquattro
tele del Lojacono. Di queste si rammentano: Dall'Ospizio marino;
Benedizione degli armenti; Sulla via di Romagnolo; La quiete; Tramonto;
Era già l'ora che volge il disio.
A.M. Comanducci (ed. 1962)
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