Pillole d'Arte

    
Autori   |   Opere   |   Documenti   |   Bibliografia   |   Contatti   |   Esci

 

Mario Lomini




Redondesco (Mn), 01/03/1887 - 27/03/1948

E' nato nel 1887 a Redonesco (Mantova). Si dedicò alla pittura ancora giovane, nello stesso tempo che frequentava i corsi dell'Istituto Tecnico. Sul «vero», e senza maestri, studiò tanto il colore che il disegno. L'originalità del suo tirocinio consiste nell'aver fatto della forma e del colore due oggetti separati di ricerche, riassumendo dipoi nel quadro questi due elementi e cercando di dare al suo insieme la massima organicità. «Tonalità e linee», egli intitolava, infatti, i primi suoi quadri, volendo con ciò porre in evidenza questi due elementi semplici che costituiscono i suoi mezzi i espressione e che egli cerca tuttora di distinguere e nello stesso tempo di unificare nella loro funzione.

«L'arte per me consiste - egli scrive - soltanto nella espressione chiara, e quanto è possibile potente, di questi due mezzi, in quanto che non vi si può arrivare che scoprendo nelle nostre emozioni (o per ricerca, o per meditazione, o per fantasia) quelle tonalità e quelle linee che in fondo costituiscono il nostro mezzo di espressione. La natura e la vita mi si mostrano sotto l'aspetto di tonalità e linee: tonalità e linee servono a me per esprimere la natura e la vita secondo la mia mozione. L'arte è tutta li».

Il Lomini nel 1920 fece una mostra personale alla Galleria Pesaro di Milano, assieme ai pittori mantovani Bresciani da Gazoldo e Vindizio Nodari-Pesenti, e in quell'occasione la critica più colta gli fu favorevole. Dal 1919 il Lomini vive e lavora a Milano.

(Fiorentina Primaverile - 1922)