Pillole d'Arte

    
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Ponziano Loverini




Gandino (Bg), 06/07/1845 - 21/08/1929

Terzo di sei figli, nacque a Gandino da Pietro Bernardo e Florinda Mazzoleni. Il padre esercitava l'attività di sarto. Frequentò la scuola elementare di Gandino. Il suo maestro notò la sua particolare predisposizione al disegno e, con l'aiuto dello zio paterno, don Lorenzo Loverini, riescì a farlo iscrivere all'Accademia Carrara che frequentò 1848 al 1869 sotto la guida di Enrico Scuri.

Nel 1870 ottenne la medaglia d'argento alla Mostra Provinciale Bergamasca con il dipinto La visita di Milton a Galileo, e con L'Ultimo saluto di Bartolomeo Colleoni alla salma della figlia Medea ottenne il primo premio di 500 lire alla mostra della Carrara. Nel 1871 a Vienna espose con successo La figlia di Galileo che conforta con la lettura il padre nell'esilio di Arcetri.
Negli anni successivi eseguì una serie di opere sacre, a cui alternò dipinti di genere e storici, e nel 1887 la grande tela Santa Grata, commissionatagli dalla Diocesi di Bergamo per il giubileo sacerdotale di Papa Leone XIII, venne collocata nella Pinacoteca Vaticana portando il Loverini ai vertici nazionali della pittura sacra. In seguito eseguì grandi cicli di affreschi a Trescore e a Pompei e in moltissime Chiese della bergamasca, partecipò a numerose esposizioni nazionali ed estere ottenendo lusinghieri successi, molto attiva fu la sua attività di affermato ritrattista.

Alla morte di E. Scuri partecipò al concorso di direttore della Scuola della Carrara, ma in quell'occasione la Cattedra fu assegnata a Cesare Tallone. Nel 1899, quando Tallone passò alla direzione dell'Accademia di Brera, Loverini occupò il suo posto alla Carrara con decisione unanime della Commissione, direzione che tenne fino alle sue dimissioni nel 1926.

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