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Modena, 06/05/1806 - 24/12/1891
Studiò nell'Accademia modenese, allievo del Pisani poi,
dal 1826 al 1829, pensionato a Firenze, ebbe a maestri il Benvenuti, il
Bezzuoli e il Bartolini, che egli alternava la tavolozza con lo
scalpello.
Fu poi a Roma e a Venezia, e fece copie dagli antichi, nonché un San
Marco per il Palazzo Papadopoli di Venezia; una Santa Filomena
portata in cielo dagli angeli, per la chiesa votiva di Modena; il
Battesimo di Cristo, d'incarico del patriarca Pyrker, per la chiesa
di Erlau; un San Francesco che risuscita un annegato, per Massa
Ducale. Nominato nel 1839 direttore dell'Accademia modenese, tornò alla
città natale. Dipinse poi, per la contessa Boschetti, il Tobiolo,
che è il suo lavoro più ammirato; il sipario di quel Teatro Comunale; la
Morte di Ezzelino da Romano, che espose a Firenze nel 1861 ed è
pure tra le sue opere più note. Il Governo italiano, piuttosto che
cederla al duca d'Este, che ne era proprietario, ne fece una replica e
la mandò a Vienna.
Da allora il Malatesta alternò quadri sacri a lavori di genere, come
Serva rejetta; La fruttivendola; Il pifferaio, ed a ritratti che
eseguì in modo squisito. Innamorato del colore ed entusiasta dell'Hayez,
ammirò negli ultimi tempi anche il Morelli e gli altri artisti
napoletani. Altri suoi lavori sono: La vestizione di Alfonso d'Este,
conservato a Vienna; San Francesco che riceve le stimmate, per la
chiesa di San Francesco in Modena; San Bartolomeo, in Fiumalbo;
Madonna e Santi, nella chiesa delle Domenicane in Modena;
L'invalido della grande armata; Geremia che piange sulle rovine di
Gerusalemme; Il Cristo in Croce; La fuga in Egitto; Lo sposalizio della
Madonna; un San Paolo, per Concordia; un San Gerolamo,
per la chiesa di Cadecoppi; Agar nel deserto; La cena di Emmaus;
Transito di San Giuseppe; Lo sposalizio di Santa Caterina; otto
quadri sui Misteri della Passione di Cristo.
Notevoli anche il Ritratto della figlia di Ciro Menotti,
conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; Autoritratto,
nella raccolta della Galleria degli Uffizi di Firenze, e il Ritratto
del N. H. Giuseppe Zuccoli, nella Villa Zuccoli a San Matteo di
Modena, dove è pure conservato Ritorno dal Calvario. Il Malatesta
partecipò alle più importanti esposizioni tenute in Italia e all'estero,
e fu membro onorario di tutte le Accademie italiane.
(A. M. Comanducci)
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