Pillole d'Arte

    
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Giovanni Malesci




Vicchio (Fi), 13/09/1884 - Milano, 12/09/1969

Non frequentò accademie ma fu discepolo prediletto di Giovanni Fattori, col quale visse fino alla morte di lui, affettuoso e ossequiante più di un figlio. Dal 1904 partecipò a tutte le esposizioni nazionali. Dipinse ritratti, paesaggi e animali con fine sentimento realistico e con tecnica sicura. Nei suoi paesaggi si nota luminosità e semplicità.

Le sue opere principali sono: Un Ritratto di vecchio con il quale esordì a Firenze nel 1904; Riposo, esposto alla Primaverile Fiorentina del 1922; La mietitura livornese, presentata alla prima biennale di Roma; Il mercato dei buoi a Vicchio, collocato nella Galleria d'Arte Moderna di Milano con Riposo (1936) e Strada di montagna (1937); Carovana degli zingari che figurò nel 1928 alla Sindacale Milanese e fu acquistata da un Ente statale; Pascolo mugellano, esposto a Brera nel 1927 e attualmente nella raccolta Chiesa; Renaiolo mugellano di proprietà Bossi.

Si ricordano ancora: Il nuovo solco; Raccolta delle castagne, nella collezione De Bernardis; Uliveto, di proprietà Favini; Il porto di Livorno, di proprietà Dal Molin; Vendemmia livornese; Agricoltura italiana, a Roma alla I Quadriennale e Solitudine maremmana, di proprietà Crippa di Novi Piemontese. Si dedicò con perizia al ritratto: quello della Signorina Bolzoni figurò all'esposizione di Milano nel 1931. Fu anche gustoso acquafortista, socio degli "Incisori d'Italia".

Alla memoria del grande maestro Fattori pubblicò: Giovanni Fattori (Firenze, 1914, prefazione di A. Cecconi); Giovanni Fattori: disegni, tocchi in penna, ecc. (Firenze, 1925, testo di Ferdinando Paolieri); nel centenario della nascita di Fattori pubblicò Tutte le acqueforti trovate nello studio dell'artista, donando poi le lastre alla Galleria degli Uffizi (Soc. Belle Arti, Firenze, 1925); ed infine la catalogazione illustrata della pittura a olio di Giovanni Fattori (Novara, 1961)

A.M. Comanducci (ed. 1962)