Pistoia, 27/02/1901 - Viareggio (Lu), 06/08/1980
Marino Marini nasce a Pistoia il 27
febbraio 1901. A sedici anni si iscrive all'Accademia di
Belle Arti di Firenze, dedicandosi in un primo tempo al
disegno e alla pittura; alla scultura si avvicina solo a
partire dal 1922. Nel 1929 si trasferisce a Milano,
chiamato da Arturo Martini ad occupare la cattedra di
scultura presso la scuola d'arte di Villa Reale a Monza.
Dello stesso anno è la prima importante scultura,
Popolo, in terracotta, con la quale Marino si rivela
al pubblico e alla critica.
Nel 1931 realizza Ersilia, una scultura in legno policromo
considerata una delle opere fondamentali e nel 1932 presenta a Milano la
sua prima personale. La sua opera comincia ad ottenere i primi
riconoscimenti importanti con la partecipazione alla Quadriennale di
Roma; alla II Quadriennale nel 1935 vince il primo premio per la
scultura. Nel 1936 compare il Cavaliere, un'opera di notevole
significato anche per la successiva evoluzione della ricerca, di cui
Marino realizza due versioni, una in bronzo ed una in legno, ora in
Vaticano.
Nel 1938 incontra Mercedes Pedrazzini, che sposa alcuni mesi più tardi e
che chiamerà affettuosamente "Marina" quasi a sottolineare il legame che
unirà entrambi per tutta la vita. Nel 1943 Marino si rifugia nel Canton
Ticino insieme con Marina: sono, questi, anni di esilio particolarmente
importanti per l'artista. In Svizzera infatti conosce e frequenta alcuni
grandi maestri dell'arte contemporanea - Giacometti, Wotruba, Otto
Bänninger, Haller, Germaine Richier - la cui opera concorre
all'approfondimento dei suoi temi e della sua ricerca. Continua in
questo periodo il ciclo delle Pomone, figure femminili simbolo di
fecondità, un tema già avviato nel 1935. Con l'Arcangelo prende
forma anche la serie dei Miracoli, opere che scaturiscono dall'angoscia,
dal dolore, dalla distruzione che la guerra e la violenza provocano
all'umanità e di cui Marino sente profondamente il peso.
L'anno successivo al suo rientro in Italia (1947) sarà per lui decisivo:
partecipa alla XXIV Biennale di Venezia con una sala personale e,
nell'occasione, stringe profonda amicizia con Henry Moore; nello stesso
periodo incontra il mercante americano Curt Valentin, che lo invita
negli Stati Uniti e gli organizza una grande personale a New York ed una
serie di esposizioni che contribuiscono a far conoscere la sua opera nel
mondo. L'arte di Marino è ormai nella più alta considerazione: nel 1952
ottiene il Gran Premio Internazionale di Scultura alla Biennale di
Venezia, nel 1954 il Gran Premio Internazionale dell'Accademia dei
Lincei di Roma, nel 1959 esegue la grande composizione equestre, alta
ben cinque metri, destinata ad una piazza dell'Aja.
Si susseguono poi numerose mostre - a Monaco, Rotterdam, Stoccolma,
Copenhagen, Oslo, Helsinki - che culminano con le grandi antologiche al
Kunsthaus di Zurigo nel 1962 e in Palazzo Venezia a Roma nel 1966. Nel
1968 riceve a Göttingen la più alta onorificenza tedesca con la nomina a
membro dell'Orden pour le Mérite fur Wissenschaften und Kunst. Nel 1976
alla Nuova Pinacoteca di Monaco di Baviera gli viene dedicata una sala
permanente e nel giugno del 1979 nelle sale del Palazzo Comunale di
Pistoia si inaugura il Centro di Documentazione dell'Opera di Marino
Marini, che raccoglie oltre i disegni e le incisioni, la grande scultura
Miracolo ed altre opere di formato minore, una biblioteca specializzata,
una fototeca ed una videoteca che documentano la vita e le opere
dell'artista.
(Da
fondazionemarinomarini.it)
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