Oderzo (TV), 24/11/1876 - Milano, 08/11/1954
Imparò ad amare l'arte nello studio di suo padre, professore di disegno,
e si dedicò all'incisione, alla litografia e al pastello, dimostrando
una fantasia feconda e originale specialmente nelle illustrazioni in cui
seppe essere raffinato acuto e suggestivo. Sono opera sua i disegni a
penna che illustrano la "Secchia rapita" di Alessandro Tassoni e che
figurarono alla IV Internazionale di Venezia, nel 1901; le illustrazioni
del dramma allegorico di Enrico Butti "Castello del sogno"; di "Fetes
galantes" e di "Parallelement" di Paul Verlaine; di "Reliquaire"
d'Arthur Rimbaud, de "I giardini" di Aldo van der Borre.
Illustrò inoltre liriche e novelle di Edgar Alan Poe; le tragedie di
Shakespeare e i poemetti in prosa di Mallarmé. In litografia, oltre ad
alcune stampe isolate, incise due opere complesse, la prima intitolata
"Misteri", che comprende sei grandi litografie: Cosmogonia; Amore,
Morte; Follia; Nascita e Sogno. La seconda, "La danza macabra
europea", è divisa in quattro serie ciascuna delle quali conta dieci
litografie, il cui costruttivo disegno in nero è ravvivato qua e là da
lievi macchie di colore. A questa originale attività di illustratore, il
Martini alternò una serie di pastelli affrontando con questi i più
svariati soggetti. I principali sono: Partita a bigliardo; Letto di
tutti; Nottambula; Donne gelose; Farfalla notturna; Pierrot; Arlecchino;
Giardini d'ametista; Pantomima, Ballo mascherato; Ritratto della
contessa Elisabetta Revedin; Ritratto della marchesa Luisa Casati;
Ritratto di Vittorio Pica.
Due suoi piccoli quadri ad encausto, Notturno e Nel sonno,
figurarono, nel 1907, alla Internazionale di Venezia, alla quale per
molti anni il Martini inviò i suoi lavori. Il Museo d'Arte Moderna di
Bruxelles possiede due suoi disegni a penna, Le tre grazie e
Murano, e la Galleria d'Arte Moderna di Milano il pastello: Il
cappello nero.
(da A. M. Comanducci)
Sito della
Pinacoteca Alberto Martini
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