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Bovolone (Vr) 21/04/1876 - Verona, 1962
Autodidatta, si dedicò alla pittura dopo essersi formato una solida
cultura generale e letteraria. Esordì a ventiquattro anni alla
Permanente di Milano con alcuni paesaggi. Successivamente partecipò
all'esposizione mondiale di St. Louis con tre opere: Foglie cadenti;
Chiusa d'Adige; Ritorno alla pianura, e con Una nevicata alla
IV Internazionale di Venezia (1903). Da allora figurò ininterrottamente
alle principali mostre nazionali ed internazionali: all'Internazionale
di Milano (1906); alla I Biennale di Napoli; alla I Esposizione romana;
alla Primaverile Fiorentina (1922); a Torino; a Genova; a Milano
(Brera).
Partecipò ad altre Biennali Veneziane con: Notturno sull'Adige;
Chiaro di luna; Verona, rione Santo Stefano. Predilesse il paesaggio
ma trattò anche il ritratto ed il quadro di genere: notevole il ritratto
La bimba, esposto nel 1924 alla Mostra Nazionale del Ritratto di
Monza. Trattò l'acquarello con spontaneità e perizia, ed espose alla I e
II Internazionale dell'Acquarello a Milano alcune sue opere di fattura
semplice, fresca, sintetica, originale. Buon impressionista e colorista,
riprodusse con una sua arte caratteristica gli effetti di luce
sull'acqua, come appare in Tramonto a Torri del Benaco, esposto a
Torino alla I Mostra Sindacale e acquistato da quella Società di Belle
Arti.
Appassionato ai paesaggi dell'Adige, eseguì molti studi delle
pittoresche rive di quel fiume. Si ricordano ancora: A Chioggia,
che appartiene al Museo Civico di Verona; Piazza delle Erbe di
Verona; Verona, Teatro Romano (trittico); Sul Naviglio; Un canale
a Venezia; Alle zattere; Sotto la neve; L'Adige a Verona; Sventramento
del Ghetto a Verona; Lungo l'Adige; Dintorni di Verona; Milano, Le
colonne di San Lorenzo; Verona, Ponte Catena; I Lessini; Verona,
Campagnola scomparsa.
(A.M. Comanducci)
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