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Faenza, 04/12/1787 - Roma 13/01/1871
Studiò l'arte, e il disegno in particolare, presso la scuola privata di
Giuseppe Zauli. Nel 1803 si trasferì a Roma per proseguire gli studi
artistici, grazie ad un sussidio, della durata di cinque anni,
assegnatogli dalla Compagnia di San Gregorio. Nel 1810 vinse un concorso
istituito dall'Accademia di belle arti di Bologna e si garantì di
conseguenza un pensionato triennale a Roma, dove operò per tutto l'arco
della sua esistenza. Crebbe negli ambienti del Neoclassicismo romano,
frequentando Felice Giani, Vincenzo Morani e Vincenzo Camuccini, ma non
venne completamente preso dal formalismo e dalla teatralità allora in
voga. Non dipinse molto, ma in compenso disegnò moltissimo e con
singolare abilità, prediligendo temi letterari e storici.
Notevole la sua attività di insegnante: dal 1819 al 1822 fu direttore
dell'Accademia di Belle Arti di Perugia, dal 1821 al 1858 fu professore
di disegno presso l'Accademia di San Luca in Roma dove aveva lo studio
in Piazza Venezia nel Palazzo Doria-Panfili. Oltre ad insegnare, Minardi
assunse cariche pubbliche nell'ambito della tutela e restauro
dell'immenso patrimonio artistico pubblico e privato della città. Col
tempo Minardi vide rafforzarsi la propria autorevolezza: gli incarichi
pubblici si fecero sempre più frequenti fino a consolidare la sua
posizione di artista ufficiale del governo pontificio. Tra i suoi
allievi figurano: Gaetano Palmaroli (1800-1853), Luigi Fontana
(1827-1908), Paolo Mei (1831-1900), Ferdinando Cicconi (1831-1886).
Opere di Tommaso Minardi sono conservate nelle gallerie d'arte di
Faenza, Firenze e Roma, nella collezione d'arte della Cassa dei Risparmi
di Forlì, al Museo Carandente, Palazzo Collicola - Arti visive di
Spoleto e nell'archivio storico dell'Accademia di San Luca di Roma.
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