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Mantova, 25/12/1882 - Macugnaga (No), 31/07/1954
Studiò a Verona, poi a Milano all'Accademia di Brera, discepolo di Mosè
Bianchi, di Giuseppe Mentessi e di Cesare Tallone. Paesista e
ritrattista. A Milano esordì nel 1902. Conseguì una medaglia d'oro
all'esposizione di Mantova nel 1905 e un'altra a quella di Como nel
1908. Nello stesso anno vinse il premio Canonica a Milano.
Dal 1920 al 1926 ha esposto a Venezia; nel 1920: Nel cantuccio di
Venezia e Nel campiello; nel 1924, Nevicata; nel 1926,
Compiacenze materne. Nel 1927, per l'ottantesima esposizione
nazionale a Palazzo Pitti, in Firenze, presentò Vera e Sole
invernale. La Galleria d'Arte Moderna di Milano conserva Il
trittico dei Re Magi (Ecce sidus, Imus, Adoremus).
Il Moretti Foggia ha molto viaggiato nel levante, da dove ha riportato
interessanti studi di costumi e di paesaggio. Ha aperto più tardi, e
precisamente nel dicembre del 1944, una personale a Milano nella
Galleria Italiana d'Arte, che ha ottenuto vivo successo di critica e di
pubblico.
(A.M. Comanducci)
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