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San Colombano (FI), 1899 - Ginevra, 1965
Lo scultore fiorentino Dante Morozzi, nato in provincia di Firenze nel
1899, frequenta i corsi di scultura presso la Scuola di Santa Croce in
Firenze, allievo di Augusto Passaglia, perfezionando poi la sua
formazione all'Istituto d'Arte di Porta Romana. Nel 1930 è presente alla
Biennale d'Arte di Venezia e l'anno successivo alla I Quadriennale di
Roma. Nel 1932, ancora alla Biennale veneziana, presenta una personale
di ceramiche. Dal 1933 al 1941 è direttore dell'Istituto d'Arte di
Cortina alle Regole.
Nei primi anni Trenta, inizia una collaborazione con la manifattura
Cantagalli per cui realizza alcune ceramiche di stile modernissimo tra
cui un fregio rappresentante le 5 arti, una "Testa verde", una "Testa
carnicina", un "Ritratto dal vero", "Sansone e Dalila", ed una "Madonna
con Bambino" tutte opere presentate, riscuotendo grande successo, alla V
Triennale di Milano del 1933. Terminato il rapporto con la "Cantagalli"
si trasferisce a Karlsrhue, in Germania, dove lavora per la Manifattura
di Stato. Tornato in Italia è chiamato ad assumere il ruolo di direttore
della Scuola d'Arte di Cortina d'Ampezzo, ruolo che ricopre fino al
1941.
Fascista convinto, al termine della guerra fugge dall'Italia i cui
tribunali lo condannano a 18 anni di reclusione per collaborazionismo
con i tedeschi. Pittore, scultore, grafico e ceramista Dante Morozzi
muore a Ginevra nel 1965. Una sua grande scultura in ceramica,
intitolata "Ispirazione" è conservata al Museo della Ceramica di Faenza.
(archivioceramica.com)
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