|
|
Livorno 06/08/1866 - Firenze 08/08/1943
Allievo di Natale Belli poi di Giovanni Fattori all'Accademia
Fiorentina. Fu dapprima tra i macchiaiuoli più gustosi, come si vede in
Giovane contadino toscano, suo primo lavoro, esposto alla Promotrice di
Firenze. Egli possedette un temperamento acuto e una ricchissima vena
che spesso prodigò con soverchia abbondanza: interpretò il suo mondo con
tipica schiettezza, lontano da scuole, da influenze, da postulati
estetici. Progredendo nella tecnica, volle conservare alla sua arte lo
slancio giovanile caratteristico.
Non chiuso nelle forme egli sentì ed amò le ricerche dei pittori nuovi,
e molti di essi fra i più audaci e innovatori, affermano di avere
imparato più d'un segreto dell'arte dal Nomellini. Suscitatore di
energie, scrittore limpido e immaginoso, amico degli uomini maggiori del
nostro tempo quali il Pascoli, il D'Annunzio, il Puccini, egli fu tra i
pittori della generazione anziana una delle figure più significative e
più note. Attivissimo egli non mancò a nessuna delle esposizioni più
importanti. La sua fama si diffuse in Italia e all'estero.
Recentemente venne collocato nel grande Museo dell'Usuka a Tokio uno dei
suoi quadri più rappresentativi: Falchi erranti. Tra i numerosi
dipinti sono da ricordare: Un oliveto e Ritratto, esposti
a Firenze nel 1886; L'incontro e Pian di Tombolo, pure a
Firenze, l'anno dopo; Il fieno; Nina von Zandt; Il naufrago,
esposto a Firenze nel 1891. Poi inviati a Venezia: La sinfonia della
luna, attualmente nella Galleria d'Arte Moderna di Venezia e Le
lucciole
(1899); I tesori del mare, nella Galleria d'Arte Moderna di Roma
con Fiera di Camajore.
Altri lavori: Autunno in Toscana dittico (1901); Giovinezza
vittoriosa
e Il canto dell'usignolo (1903; Ditirambo; Orda; Le furie
(1905); Anime e fronde; Garibaldi, di proprietà del maestro
Pietro Mascagni;
Il palio di Siena (1907); Nuova gente; Il cantiere (1909);
Pomeriggio di un settembre lombardo; Sole sulla brina; La bella; La
favola
(1910); Mezzogiorno e Autunno in Venezia (1912);
Ritratto della signora Fosca Leonardi
(1914); Osteria di campagna e Ritorno in patria presentati
con oltre quaranta dipinti in mostra individuale nel 1920; Ignoto
militi
(1922); Incipi nova aetas (1924); Murmure d'onda;
Primula; Odisseo
(1926); tre dipinti ispirati all'Elba nel 1928; La Rivoluzione
Fascista; Pascoli sul mare (1930); La partenza da Quarto; Il
saluto alla bandiera; Garibaldi a Napoli; Prime letture,
quest'ultimo nella Galleria d'Arte Moderna di Milano; Meriggio
infuocato nella quadreria della Camera di Commercio di Genova;
Fiera di Pietrasanta ed altre opere nella Galleria d'Arte Moderna di
Genova. Eseguì qualche acquaforte. Una postuma è stata allestita a
Palazzo Strozzi di Firenze nel luglio-agosto 1966.
(A.M. Comanducci)
|
|
|
|
|