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Lanciano, 19/03/1812 - Parigi, 14/01/1888
Fratello di Filippo. Studiò con successo all'Accademia di Napoli, ed
emerse ben presto come paesista ed animalista. Dopo il 1840 si recò a
Parigi, nel 1845 esordì a quel Salone, e vi fu premiato. Appartenne alla
cosiddetta scuola di Fontainebleau, in quanto lavorò preferibilmente in
quelle campagne e per quei boschi. Da Parigi, dove era grandemente
onorato, più non si mosse.
Di lui si ricordano: Foreste di Fontainebleau; Una prateria; Sul mio
terrazzo, Pastore sotto la bufera; esposto a Roma; Capre
abruzzesi, nel Museo di Montpellier; Montoni, che trovasi nel
Museo di Compiegne; Ritorno dalla fiera, nel Museo di Langres; Bufali
nella campagna di Poestum, nel Museo di Béziers; Vitelli nella
vallata della Tonques; Convegno di lepri; Una scena del Diluvio,
nella Galleria di Capodimonte a Napoli. Nella sala Palizzi dell'Istituto
di Belle Arti di Napoli esistono di lui trenta dipinti. Fu distinto
acquafortista: Pastore; Trecontadini sull'asino; ecc.
(A.M. Comanducci)
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