Pillole d'Arte

    
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Cornelio Palmerini




Camaiore (Lu), 1892 - 1927

Nel 1906 è apprendista presso il Laboratorio Duccini di Pietrasanta, dove s'iscrive alla locale Accademia di Belle Arti, ma dopo tre anni si trasferisce all'Accademia di Belle Arti di Carrara, dove frequenta due corsi, per iscriversi infine al corso di Scultura dell'Istituto Regio di Belle Arti di Firenze, da cui nel 1912 si diploma con il massimo dei voti e riceve il "I Premio per la Scultura". Con la borsa di studio ricevuta, nel 1913 si reca a Roma presso lo studio dello scultore Dazzi, dove rimane per più di un anno. Qui esegue il gesso Il Sole, presentato all'Esposizione di Parma, dove consegue il primo premio (viene presentato a Vittorio Emanuele III che gli conferisce il "Premio Artistico Perpetuo" per la Scultura) e poi anche alla Secessione Romana (1914). Nel 1914-'16 si dedica anche alla scultura in legno, con cui esegue Dolore e Il Grido, esposte rispettivamente alla III (1915) e alla IV Secessione Romana, poi acquistata dal Comune di Roma (ora alla Galleria d'Arte Moderna); in questi anni espone anche a Montecatini, Firenze, Livorno, Milano, Torino, Brera e Roma.

Trascorso il periodo 1915-'18 sotto le armi, nel 1920 partecipa alla Biennale di Venezia (con tre opere in legno, poi acquistate dal Comitato per la Ricostruzione delle Chiese del Veneto ed una in marmo) e all'Esposizione Primaverile di Firenze (di nuovo nel 1922). Da qui numerose sono le sue partecipazioni a prestigiose rassegne internazionali: Biennale di Napoli (premiato, 1921); Biennale di Venezia (1922, '24, '26); Esposizione Internazionale di Buenos Aires (1923, invitato dal Ministero della Pubblica Istruzione); Primaverile, Livorno (1923); Amatori e Cultori d'Arte, Roma (1923, '27); "Quadriennale", Torino (1923); Reale Nave Italia, Crociera per l'America Latina (1924); "Esposizione Nazionale", Livorno (1924); Associazione Nazionale degli Artisti, Firenze (1924); "Esposizione Internazionale", Palazzo Pitti, Firenze (1925; '27); Esposizione Nazionale, Società di Belle Arti, Firenze (premiato, 1925; medaglia d'argento, '27); Esposizione Internazionale, Fiume (1927).

Nel 1924 vince anche il Concorso "Mariano Coppedè" a Firenze, dove viene poi nominato "Accademico Onorario" della Società di Belle Arti. Nel 1926 viene chiamato da Arturo Dazzi per eseguire le figure in marmo del Monumento alla Vittoria a lui commissionato dalla città di Bolzano. Diverse sono le sue opere presenti nell'area versiliese: vari "monumenti funebri", Cimiteri di Camaiore, Capezzano Pianore e Borgo a Mozzano; Monumento ai Caduti in Piazzetta della Chiesa a Torcigliano, in Piazza Romboni a Capezzano Pianore (1921) e in Piazzetta della Chiesa a S. Maria Albiano (1923); L'Apuano, Piazza Carducci, Seravezza (1926).

(museodeibozzetti.it)