Pillole d'Arte

    
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Ferdinando Paolieri




Firenze, 02/05/1878 - 10/05/1928

Troncò gli studi liceali per darsi alla pittura, che apprese dal 1898 al 1902 da Giovanni Fattori. Espose nel 1903, a Firenze, un quadro di soggetto sociale, L'amaro distacco; nel 1904 e nel 1906 diversi paesaggi, e contemporaneamente esordì nel giornalismo come critico d'arte. Nel 1905 fu accolto a Berlino il suo dipinto Vento caldo, che non era piaciuto a Firenze dove imperavano gli accademici.

Svolgeva intanto anche una feconda attività letteraria; un poema, commedie, romanzi uscirono dalla sua toscanissima penna. Dopo la prima guerra mondiale alla quale partecipò come ufficiale presso la Il e la IV Armata; pure essendo critico della «Nazione» tornò in parte ai pennelli. La maggior parte dei suoi lavori si trova presso collezionisti e amatori privati. Il quadro raffigurante La Messa all'lmpruneta" è conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Lima (Perù). Sincero in pittura come in letteratura tradizionalista, si definì da sé: «l'ultimo dei macchiaiuoli».

Alla Primavera fiorentina del 1922 espose: Il fico e L'aratro. La morte lo colse quando la sua fama di scrittore era ormai consolidata, ed egli era considerato dai più, degno successore del Fucini nella letteratura narrativa.

(A.M. Comanducci)