Pillole d'Arte

    
Autori   |   Opere   |   Documenti   |   Bibliografia   |   Contatti   |   Esci

 

Carlo Alberto Petrucci




Roma, 04/08/1881 - 11/02/1963

Frequentò a Roma l'Accademia serale del nudo. Dopo aver esposto nel 1907 alcuni pastelli, studi, lavori tutti di buon gusto, si rivelò l'anno successivo alla mostra romana degli Amatori e Cultori, col Ritratto della nonna, tela di grandi dimensioni che ottenne successo. Negli anni seguenti si dedicò con ardore all'acquaforte. Alla prima Secessione romana figurò una sua bella tela, chiara, solida, ariosa, "L'abside di San Martino". Dipinse ritratti dove la sua natura tendeva a semplificarsi, a essenzializzarsi, rinunciando ad ogni bravura. Fu anche cultore di arti decorative e disegnò gioielli, ex libris, copertine di libri, vasellame d'argento, improntando ciascun oggetto del suo buon gusto e del suo rispettoso amore per la materia trattata.

Alla Primaverile Fiorentina del 1922, espose: Ritratto dell'avvocato D'Angelantonio; Il primo sole; Vento e sole (acquatinta e vernice molle); e le acqueforti: La fontana di San Pietro; Il sole di Roma; Ritratto del maestro Molinari. Alla Quadriennale di Torino del 1923 presentò Gli erpici. E' stato presente alle Biennali di Venezia; nel 1924 con Fregene (acquaforte); nel 1928, con La fiera della quercia a Viterbo (acquaforte); a quella del 1930 con: Attilio Selva e Livio Boni (disegni) e Porta San Giovanni (acquaforte). Ha esposto a tutte le Quadriennali Romane: a quella del 1965 fu ordinata una retrospettiva. Diresse la Calcografia nazionale

(A.M. Comanducci)