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Viggiù (Va), 12/06/1875 - 29/08/1962
Figlio dello scultore Domenico, si dedicò a quest'arte
sotto la guida paterna e sotto quella di Leonardo Bistolfi. In seguito
si avviò alla pittura seguendo i corsi dell'Accademia di Brera.
Partecipò nel 1901, ancora studente, alla prima Esposizione d'arte a
Varese e poi figurò a Torino, ottenendo la medaglia d'argento per il
quadro Rose e spine. Nel 1903 vinse il premio nazionale di figura
alla Biennale di Brera col quadro Supremo dolore, e nel 1904
vinse il pensionato Oggioni. Da allora partecipò a tutte le principali
esposizioni in Italia e all'estero, nelle quali si affermò e confermò il
suo valore. Artista attivo e fecondo, tratta con uguale successo il
paesaggio, la figura, il soggetto sacro. Osservatore profondo del bello
e del vero, li ricerca in tutti i suoi dipinti.
Si citano le sue opere principali: Goethe e l'origine delle sue
Elegie romane alla Galleria d'Arte Moderna di Milano dove pure
trovasi il
Ritratto del padre dell'artista; Conforto, esposta nel 1907 alla
Permanente di Milano; Stornellando, inviata nello stesso anno
alla Biennale di Venezia; Mia !; esposta pure a Venezia nel 1909,
ed acquistata dalla Galleria Civica di Udine; Al focolare,
inviata a Monaco di Baviera nello stesso anno e l'anno successivo a
Parma: dipinto per il quale ottenne il premio perpetuo di detta città;
Fremiti e Il ponticello dei sospiri, inviate nel 1910 a
Venezia; Canale alla Giudecca, inviata all'Esposizione di Roma
del 1911 e acquistata dalla regina Margherita;
Carezza buona, esposta, pure a Venezia, nel 1912, con La
cingallegra e il Ritratto del signor Bruno Nulli, e l'anno
successivo presentata a Parma, dove ottenne una medaglia d'oro;
Specchio d'amore, inviata ad Amsterdam pure nel 1912; Il corso
di Porta Nuova a Milano, esposta a Roma nello stesso anno ed
acquistata dalla regina Margherita; Gente che passa, inviata a
Rimini sempre nel 1912 e premiata con medaglia d'oro da quella Camera di
Commercio; Accordi d'anima
e Inverno nel cuore di Milano, inviate a Venezia nel 1914; Il
solitario ed Assorta, a quella del 1920; Serena pace,
a quella del 1922; La Morla a Bergamo, a quella del 1930; Il
cantuccio dei sogni, presentata a Palazzo Pitti, nel 1927; il
Ritratto di Giovanni Giolitti e Sulla Senna, attualmente
entrambi nel Museo Civico di Cuneo; il Ritratto del vescovo Marangoni,
conservato nel Museo del Santo in Padova; Autoritratto; La
fiammella; Ritratto del maestro Mascagni, proprietà del Museo
teatrale della Scala di Milano; La filatrice; L'Assunta; Stabat
Mater; L'Addolorata; Cristo; La figlia di Nazaret; La zingara,
esposta a Roma per il Centenario degli "Amatori e Cultori";
L'affronto, conservata nella Pinacoteca di Brera; Leggendo
Boccaccio, esposta nel 1923 alla seconda Biennale di Roma ed
attualmente a San Paolo del Brasile; il Ritratto di Aleardo Villa,
presso la Società Artisti e Patriottica di Milano.
(A.M. Comanducci)
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