Trieste, 03/03/1863 - Padova, 31/05/1943
Nei primi anni fu costretto a trascurare l'arte per la quale si sentiva
nato. Solo più tardi si iscrisse all'Accademia fiorentina, e poi si recò
a Roma, percorse la campagna toscana, fu a Monaco, sempre meditando e
notando, senza guida alcuna. Temperamento di solitario, andò poi a
Milano, ancora alla nativa Trieste, dove eseguì ammirati pastelli fra i
quali il "Ritratto della signora Krucemiski", e poi ancora a
Milano.
Partecipò a varie esposizioni italiane: a Venezia, nel 1897, presentò
due Studi di testa; nel 1905: Ritratto di signorina, Studio per ritratto
e Ritratto della signora E.; e l'anno seguente, a Milano, 15
pastelli, in maggioranza ritratti; ancora a Venezia, nel 1911, il Ritratto di Giannino Antona Traversi,
appartenente all'effigiato; nel 1927, all'ottantesima Mostra Nazionale a
Palazzo Pitti in Firenze, sei pastelli: Studio di vecchia signora, Ritratto di vecchia signora, Ritratto di bambino, Ritratto di
Attilio Hortis, Ritratto di Giacomo Puccini e Studio di nudo;
e due quadri ad olio: Autoritratto e Bambola giapponese.
Nella Galleria d'Arte Moderna di Milano si possono ammirare di questo
artista due bozzetti dal vero e i ritratti a pastello del Dott.
Acerbi, della Signora Teresa Junck, del Signor
Garbagnati e Ritratto di signora.
Un Autoritratto è posseduto dal prof. Davide Botto; un altro
faceva parte della Galleria Ingegnoli di Milano; il Ritratto del
commendatore Lino Pesaro appartiene al comm. Pesaro stesso.
Nel Museo Revoltella di Trieste sono conservati due suoi lavori: La mia
bambina e Ritratto di un prete. Altre opere: i ritratti delle
Signore Azelia e Amelia Botta, nella
raccolta di Gustavo Botta di Milano; Anemoni, Ritratto della mia
bambina, Ritratto dello schermitore Tagliapietra, Ritratto del
maestro Consolo (che insieme ad altre tele, con studi e ritratti,
figurarono all'Esposizione di Milano nel 1906); Anissia Ritratto della signora L. A., Ritratto di una portinaia,
esposte a Monza, nel 1924, alla Mostra del Ritratto femminile
contemporaneo.
Alla Mostra dei Quarant'anni (Venezia 1935) erano esposte dodici opere.
Gli fu allestita una postuma alla Galleria Gussoni a Milano nel 1948.
(A. M. Comanducci)
Archivio Arturo Rietti - Fondazione Levi Pelloni
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