Torino, 30/10/1870 - 08/03/1968
Abilitato nel 1893 all'insegnamento nelle Scuole Tecniche Normali e
Magistrali, dal 1898 al 1923 a professore di Disegno all'Istituto
tecnico G. Sommeiller e dal 1923 al Liceo scientifico Galileo Ferraris.
Dal 1931 al 1933 è professore Incaricato di Arredamento II alla Regia
Scuola di Architettura di Torino. Disegnatore straordinario e lavoratore
instancabile, Rigotti copre con la sua attività professionale
settant'anni di storia dell'architettura. Collaboratore a Torino di
Crescentino Caselli e Carlo Ceppi, nel 1893 si reca con Raimondo D'Aronco
a Costantinopoli per seguire i progetti per l'Esposizione
AgricoloIndustriale Ottomana. In Turchia egli compie la prima di una
serie di esperienze professionali all'estero che lo condurranno negli
anni successivi in Bulgaria e a Bangkok dove realizzerà il Palazzo del
Trono e la villa Norasingh. Autore in Italia di diversi progetti di
architettura privata e pubblica, nelle sue opere fonde in un linguaggio
eclettico riferimenti eterogenei provenienti dalla lettura delle riviste
internazionali, dai viaggi e dall'ammirazione per Otto Wagner e gli
architetti di area tedesca.
E' però nella costante partecipazione ai concorsi italiani e
internazionali che Rigotti lascia la sua eredità più grande. Nei più di
cento progetti e nelle relazioni presentate in occasione delle
competizioni di architettura, egli ha modo di approfondire una ricerca
architettonica personale che trova nel disegno artistico un fondamentale
strumento espressivo. Fin dagli anni della formazione frequentatore
assiduo dei circoli di artisti e intellettuali, marito della pittrice
Maria Calvi e amico di Pellizza da Volpedo, Giovanni Cena, Arturo Graf,
Luigi Contratti, Edmondo De Amicis, Felice Casorati, Rigotti e uno dei
personaggi chiave nella lettura dei rapporti tra i mondi dell'arte,
dell'architettura e della costruzione e di un ceto professionale ancora
sfaccettato e attivo in diversi ambienti della cultura torinese.
Impegnato nella battaglia per il riconoscimento del titolo di architetto
ai diplomati dell'Accademia è quasi assente dalle sedi del dibattito
architettonico italiano fino alla data della sua iscrizione all'albo.
Negli anni trenta conosce un momento di notorietà con la realizzazione
degli edifici di Via Roma e la pubblicazione di brevi articoli su
quotidiani e periodici di architettura. Nel 1932 Alberto Sartoris, uno
dei suoi più celebri collaboratori, dedica "All'architetto Prof.
Annibale Rigotti animatore dell'architettura moderna" Gli elementi
dell'architettura funzionale. Affiancato dal figlio Giorgio, prosegue la
sua attività fino al 1961 con la realizzazione del Palazzo a Vela di
Torino.
(F. Filippi -
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