Pillole d'Arte

    
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Federico Rossano




Napoli, 31/08/1835 - 05/05/1912

Nato a Napoli il 31 agosto 1835, morto nella stessa città il 15 (?) maggio 1912.
Dopo aver frequentato per qualche tempo l'Accademia di Napoli discepolo di Giacinto Gigante e Gennaro Ruo, L'abbandonò per studiare il vero.  Fu a Parigi per qualche anno e subì l'influenza di quella scuola. Si distinse per la delicatezza e la dolcezza di colorazione delle sue impressioni dal vero. Artista instancabile, produsse una quantità di quadri di genere e di paesaggi, che apparvero frequentemente alle Esposizioni.

Alla Promotrice "Salvator Rosa" del 1863 presentò il suo primo dipinto, Campo di grano, che piacque e fu acquistato da Vittorio Emanuele Il; poi l'artista vi espose ininterrottamente fino al 1911; nel 1864, Marina; nel 1866, Dintorni della Lombardia; nel 1869, Dopo il cattivo tempo; nel 1871, Dintorni di Ischia; nel 1873, Bosco di Portici; nel 1874, Marina di Ischia, Tramonto e Bosco; nel 1875, Dopo la pioggia, Dintorni di Bougival, Bosco di Portici e Dintorni del Vesuvio, acquistato da re Vittorio Emanuele Il; nel 1894, Effetto di neve; nel 1896, Paesaggio; nel 1897, Dintorni di Aversa; nel 1904, Paesaggio e Bosco di Morte Fointaine; nel 1911, Dopo l'inganno, appartenente alla Provincia di Napoli.

Alle varie esposizioni tenutesi in Italia ed all'estero apparvero: nel 1873 a Vienna, Festa nei dintorni di Napoli, premiato; a Parigi, nel 1876, I platani a Napoli in autunno e Le prime gemme; poi, sempre a Parigi, nel 1877, La primavera; nel 1878, La strada di Castellammare, Inondazione della Senna, I falciatori e Dintorni di Montretout; nel 1879 Vallata di Auvers; nel 1884, Un angolo nel bosco di Bruy; nel 1886, Bosco di Merielie ed Effetto di neve a Bosco di Venicelle (pastello), e nello stesso anno a Londra, Le rive dell'Aisne; ancora a Parigi, nel 1889, cinque lavori: Rive dell'Oise, Dintorni di Soissons, Inverno (pastello), Dintorni di Napoli ed Effetto di neve; a Roma nel 1895-'96, Le betulle; a Firenze, nel 1896-'97, Marina; a Torino, alla Quadriennale del 1898, I fieni; alle Biennali Veneziane: nel 1899, Dintorni di Auvers; Raccolta del fieno e Campagna del Vesuvio; nel 1901, Paesaggio; nel 1903, Novembre sulle rive dell'Oise; nel 1905, Sui colli e Cielo e mare; nel 1910, Tramonto a Licola, che poi fu riesposto a Roma, l'anno seguente, alla Mostra internazionale tenutasi in occasione del Cinquantenario ed ora appartiene al barone Chiarandà.

Si citano ancora i suoi lavori: Cacciatore; Baia di Napoli al tramonto; La messe; Crepuscolo; La raccolta delle frutta; Le rive della Senna, conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; Paesaggio nei pressi di Villeneuve.

A. M. Comanducci (ed. 1962)