Pillole d'Arte

    
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Enrico Sacchetti




Roma, 28/02/1877 - Settignano (Fi), 27/12/1967

Apprese gli elementi del disegno dal padre. Da Firenze, dove aveva eseguito le prime caricature passò a Milano, città nella quale incominciò a rendersi noto. Per quattro anni fu a Buenos Aires, come illustratore del giornale argentino "El Diario". Tornato in Europa, si recò a Parigi, dove si fece apprezzare per le sue gustose caricature, ed ammirare si fece pure a Londra. Rimase in Francia tre anni, fino allo scoppio della prima guerra europea.

Durante il grande conflitto svolse efficacissima opera di propaganda patriottica, sulle riviste, con le "carte da gioco nazionali", con riuscitissime cartelle di disegni. Ha esposto più volte a Venezia. Disegnatore abilissimo, personale, sintetico, seppe cogliere come pochi l'essenziale delle cose e delle persone. Fu ricercato collaboratore di periodici, illustratore di libri, cartellonista. Nel 1933, il Sacchetti ordinò una mostra personale nella Galleria Pesaro a Milano, dove espose una settantina di opere fra paesaggi ad olio e a guazzo, disegni, caricature, illustrazioni.

Si rammentano: Ritratto del violinista Polo (guazzo), Una "crosa" a Santa Margherita (olio), Ritratto di Mario Galli, Autoritratto, vari ritratti di Giovanni Papini, quello di Sem Benelli, vari della Moglie dell'artista. A Milano alla Galleria d'Arte Moderna esiste Gentiluomo della Reggenza; a Firenze alla Pitti Ritratto della moglie. Alla VI Quadriennale Romana (1952) figuravano i ritratti caricaturali di Giovanni Papini, Arturo Toscanini, Leonardo Borghese, Eleonora Duse, Ruggero Ruggeri e Virgilio Talli.

(A. M. Comanducci)