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Antonio Giuseppe Santagata
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Genova, 10/11/1888 - Recco (GE), 13/09/1985
Frequentò l'Accademia Ligustica della sua città, dove ebbe a maestro
Tullio Quinzio.
Si dedicò alla pittura di cavalletto e decorativa, ad olio ed a fresco.
Ha partecipato alle mostre della Promotrice genovese, di Brera (1924),
alla prima e seconda Mostra del "Novecento Italiano", alla Esposizione
Internazionale di Arti decorative tenutasi a Parigi nel 1925, nella
quale è stato premiato, alle Mostre Internazionali di Madrid (1928) e di
Barcellona (1929) ed a quella di Bruxelles (1933) dove gli fu conferita
la medaglia d'oro, nonchè a quelle di Baltimora, Atene Budapest.
Dal 1926 inizia la sua partecipazione alle Biennali Veneziane nelle
quali in quell'anno ha esposto Annuncio di maternità; nel 1928,
alcuni disegni e il Busto di
Carlo Delcroix; nel 1930, Cesara Delcroix e Casa diroccata;
nel 1932 tre lavori: Letizia; Pubertà e La cupola, e in
quelle seguenti: Avanguardista sciatore; Ritratto d'ingegnere; Piazza in
Liguria; Problemi; Riposo. Nel 1938 con l'affresco La Regina del mare.
Nel 1942 fu premiato alla Biennale Veneziana per un cartone per affresco
su tema bellico.
Sue opere figurano nella Galleria d'Arte Moderna di Roma, in quella di
Genova è conservata Ritorno. A lui sono dovuti gli affreschi del
salone d'onore della Casa Madre dei Mutilati in Roma e quello della Casa
Littoria di Bergamo: L'apoteosi di
Antonio Locatelli, triplice medaglia d'oro.
Il Santagata, che nel 1921 ottenne il pensionato Brignole Sale, si
dedicò anche alla scultura.
Nel 1938 affrescò la facciata della Biennale di Venezia; nel 1939 la
Casa del Mutilato a Genova; nel 1940 raffigurò gli episodi di valore
della medaglia d'oro Antonio Locatelli; nel 1950 dipinse a fresco le
cupole del Santuario della Regina degli Apostoli in Roma. Ha coltivato
la xilografia e la litografia.
(A. M. Comanducci)
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