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Firenze, 24/02/1844 - 19/12/1931
Giovinetto, s'iscrisse all'Accademia di Firenze studiando col Ciseri.
Esordì nel 1861 con il Corso Donati trasportato nella Badia di San
Salvi, oggi alla Galleria d'Arte Moderna di Firenze e con il quale
vinse, anzi, il premio triennale. Due anni dopo ottenne anche il
pensionato romano con il quadro Il Savonarola che spiega la Bibbia ad
alcuni amici, ma vi rinunciò. Si diede, quindi, alla pittura storica
ottenendo buon successo e lavorando anche contrattualmente col mercante
d'arte parigino Goupil.
Verso la fine del secolo cambiò totalmente la sua tematica preferendo ai
soggetti storici quelli folcloristici e di genere anche se talora
ambientato in tempi antichi. Così: Il venditore di terrecotte; Dal
liquorista; Via pompeiana sotto la pioggia; Idillio romano, del
1903; Il fumatore, nel Museo di Praga. Citiamo ancora i dipinti:
I lavori dei campi, della Provincia di Firenze; Idillio romano,
esposto a Firenze nel 1903; Il cacciatore; Porzione di Bosco; Sulla
Moscia e L'aratore presentati nel 1927 alla LXXX Esposizione
Nazionale a Palazzo Pitti.
(A. M. Comanducci)
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