Vicenza, 11/02/1893 - Desenzano del Garda (Bs),
29/08/1965
Autodidatta, dopo aver partecipato alla prima guerra
europea ed averne riportato una gloriosa mutilazione, ha cominciato a
farsi conoscere partecipando nel 1920 al concorso Ussi di Firenze col
dipinto La morta, che susciṭ appassionati dibattiti. Da allora
ha figurato alla Primaverile Fiorentina del 1922, a quattro Biennali
Veneziane, ed ha ordinato parecchie mostre personali, fra le quali
notevole una, a Milano, nel 1921, con presentazione di Margherita G.
Sarfatti. Tratta specialmente la figura, con intenti mistici o
simbolici; e ha eseguito lavori per chiese e per sedi di enti.
Le sue opere principali sono: Inno alla vita, presentata alla
Internazionale Veneziana del 1922; Il cieco e gli invalidi,
inviatavi nel 1924; Cerere, nel 1930; Serenità; Autoritratto;
Prati in montagna, Estate e Mattino grigio, nel 1932; Il
mutilato, donata dall'artista alla Casa dei Mutilati di Vicenza;
La Pietà, nella Casa dei Ciechi di Guerra di Roma; Donna alla
finestra, esposta alla
Primaverile Fiorentina del 1922; San Francesco, collocata nel
palazzo del Ministero dei Lavori Pubblici; San Sebastiano, presso
la Casa dei Mutilati di Roma; I mutilati e i combattenti e
Madri e vedove di caduti, nella chiesa della Pace di Vicenza;
Maternità.
(A. M. Comanducci)
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