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Milano, 07/07/1868 - 28/06/1925
Studiò all'Accademia di Brera dove ebbe a maestri il Casnedi e Giuseppe
Bertini, e dove si distinse guadagnandosi medaglie e premi. Terminati
nel 1892 gli studi, vinse il concorso per la pensione Oggioni e si recò
a Roma ed a Venezia. Nel 1898 espose a Torino una grande tela, Mater
derelicta, che fu acquistata dal Ministero della Pubblica Istruzione
per la Galleria d'Arte Moderna di Roma. L'anno dopo presentò a Brera
La Croce del prossimo. In seguito la sua produzione fu quanto mai
copiosa.
Egli trattò specialmente la figura in quadri di genere, con grande
sentimento e delicata aristocratica sensibilità, che traspare del resto,
oltre che nei quadri ad olio, anche nei suoi schizzi a matita e a penna,
nelle sanguigne, nei pastelli. Eseguì parecchi vigorosi ritratti. Fra i
più importanti quello eseguito il 27 gennaio 1901 a Giuseppe Verdi
dipinto presso il letto di morte del grande musicista, inoltre
quelli dei tenori De Marchi; Garbin; Borgatti; Caruso; della
Signora Darolée; della Sorella del ministro inglese Balfour;
del Duca Uberto Visconti di Modrone. Nella collezione Ingegnoli
trovavasi il suo quadro La modella. Alla Galleria d'Arte Moderna
di Milano si conserva Vedova.
(A. M. Comanducci) |
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