Caprino Veronese, 1881 - 07/12/1931
Prima di dedicarsi all'arte seguì gli studi classici
e si laureò in legge. Studiò pittura da solo, osservando la natura e
ammirando gli antichi. A tal uopo viaggiò l'Italia e la Grecia,
soggiornò a Parigi, e lungamente a Vienna, dove lasciò di sé grato
ricordo, tanto che alla sua morte i periodici locali gli dedicarono
articoli di cordoglio.
Alla dichiarazione della prima guerra europea si arruolò volontario e
dopo l'armistizio cessò finalmente la sua vita nomade, per stabilirsi
nella città nativa, ed ivi continuare, in solitario ed intimo colloquio
con la natura la vita inimitabile ed ignorata che è privilegio delle
vere anime d'artista.
Trattò la figura, il ritratto, il paesaggio. Espose poi: a Vienna nel
1909; alla Primaverile Fiorentina del 1922, dove presentò: Ritratto;
Interno di Santa Maria Novella e Piazza della Signoria
(litografie); e spesso sdegnò vendere i propri lavori, preferendo
tenerseli che farne commercio. Scrupolosissimo, attese per un anno alla
decorazione di una misera edicola nel cimitero di Caprino,
raffigurandovi Il Vangelo ed i suoi simboli, dall'agnello al leone,
che volle dipingere dal vero. Fu anche litografo. A Verona gli furono
dedicate due postume nel 1954 e nel 1958.
(A. M. Comanducci)
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