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Torino, 23/12/1858 - Grottaferrata (Roma), 16/11/1932
Paesista.
Fu allievo di Andrea Gastaldi all'Accademia Albertina, ma dal maestro
non derivò la maniera che risulta sua personale, specialmente nelle
opere della maturità. Espose per la prima volta alla Promotrice torinese
del 1884, piacevoli quadri fra i quali si rammentano specialmente Confidenze
e Aure
primaverili.
Poi egli espose Contrasti, dipinto che incontrò successo per le
sue qualità cromatiche; Il vegliardo; Lo stagno e Finita la Messa:
questi ultimi tre quadri attualmente di proprietà del Museo Civico di
Torino. Ultime gocce, conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma, fu,
con altri che seguirono, risultato di una proficua sosta dell'artista
nell'Agro romano e sulle coste dell'Adriatico.
Altri suoi quadri apparvero alle Biennali Veneziane: Risveglio di
un'anima, nel 1901; Meriggio alpino; Gli effimeri
(trittico); Nota
azzurra; Verso l'ombra; Alla fontana; La Levanna e Dopo la
colpa, nel 1903; Orcadi e Tramonto d'autunno, nel 1905.
Le sue tele, improntate ad un sano e schietto naturalismo, possono stare
decorosamente accanto a quelle dei migliori paesisti piemontesi. Si
citano ancora di lui: Lago blu al Giomin, proprietà del dott.
Rossi di Torino; Il pittore Chessa nel mio studio; Autoritratto; La cava
di quarzo, proprietà del signor Pellissone di Torino; Primavera e
autunno, conservato nel Museo Revoltella di Trieste; La sposa
dell'espada.
(A. M. Comanducci) |
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