Pillole d'Arte

 
   

 
(Fonte : Opere di scultura e di plastica di Antonio Canova - 1821)

LA DEA CONCORDIA

Statua in marmo


L'idea di rapprèsentare l'Imperatrice Maria Luigia sotto l'immagine della Dea Concordia, si troverà certamente la più felice allora quando si voglia col pensiero trasportarsi all'epoca, che fu immaginata e scolpita questa magnifica statua. Sedente sopra bene ornata sedia, essa tiene i piedi sopra uno sgabello, ed ampj lini con maestria ripiegati maestosamente le vestono tutta la persona. Un sottile, e pieghevole lino le scende dalla coronata testa giù per le spalle, con una sì grande naturalezza di pieghe, che meglio non si potrebbe, e un ricco monile adornale il ben tornito collo. Questa venerabile Dea tiene nella destra mano lo scettro, e nella sinistra la sacra Patera. Quanta maestà in quel volto soavissimo! quanta dolcezza di sguardo, e quanta divinità non rifulge in tutta la sua persona! Si crederebbe, che prese le dolci sembianze di Maria Luigia, fosse dessa quella medesima Dea Concordia, che si ammirava in Olimpia, e ritornati quasi si crederebbero que' fortunati tempi della Grecia, ne' quali Minerva, e Giunone, come ci vengono descritte da Pausania, sedenti sui ricchi loro troni, venivano ammirate dai cittadini di Argo, e di Tegea.

Se non che Canova renduto ha pure l'età nostra famigliare a simili prodigi. Una semplice cintura raccoglie alquanto sotto il colmo petto le larghe pieghe della tunica, e le maniche scendono sino al gomito chiuse a riprese, all'uso de' greci. Questo lavoro è uno de' più difficili, e ad un tempo de' più felici del nostro Scultore. Il suo valore gareggiar sempre si vede con l'altezza del soggetto, che gli è dato trattare: nè mai gli accade di rimanerne vinto. E qual altro poteva in vero la Fortuna presentargli, che fosse più per sè stesso grandioso, e qual altro in più eminente luogo collocato?