Illustre pittore lombardo, nato a Milano nel 1840 può considerarsi come il
capo della giovane scuola milanese. I suoi quadri hanno una
impronta di verità, un forte, vivo profondo sentimento
della natura e delle cose. I primi passi che fece il
Carcano nella via dell'arte, furono tristi e difficili, ed
egli dové lottare energicamente contro l'avversa fortuna e
contro i pregiudizi e l'invidia. Ma l'ingegno potente
dell'artista, in mezzo alle lotte si ritempra e così fu del Carcano, che seppe con animo sereno lottare e trionfare.
Allievo dell'Hayez, ha però una caratteristica tutta sua, e
raggiunge gli effetti più grandiosi con i mezzi più
semplici. Nei suoi dipinti predomina la nota scura, ma ciò
non toglie che, volendo, egli non sappia rendere ad evidenza
la luce splendente del sole, il chiaro di un bel mattino di
primavera, ed i vivaci riflessi del mare tranquillo.
In
tutte le Esposizioni di Belle Arti il Carcano ha sempre
fermato l'attenzione del pubblico con i suoi eccellenti
favori. Nel 1872 a Milano espose Partita al biliardo; Un passatempo; Un idillio e due Interni; a Napoli, nel 1877,
Una passeggiata amorosa; Una mattina sul Lago Maggiore;
Ridda di Ninfe; a Torino, nel 1880, Melanconia; Prime nevi
in montagna; Una via di Gignese; Pescarenico; Impressioni d'estate ; Mulino e strada al Monterone (due quadri) ;
Allegria; a Milano, nel 1883, Riva degli Schiavoni; Memorie di Venezia e
Roma (tre
quadri); a Roma nello stesso anno Il verziere alla vigilia
della commemorazione delle Cinque Giornate; Piazza di San
Marco a Venezia; In Autunno; Chiesa della Salute a Venezia;
a Torino, nel 1884, Al Pascolo, solida e forte pittura,
Rustico ed altri; a Milano, nel 1886, fra gli altri espose:
Al Pascolo; Alla pesca, felice composizione piena di verità
e di vita ; Mattina al mare d'intonazione strana e magistrale e
Lo Spoglio del Melgone, una delle sue tele
più espressive ove il cielo e la terra sono inondati da un
mare di luce.
Anche a Venezia, nel 1887, espose altre tele
tra le quali: Una pianura lombarda; Campagna d'Asiago di
molto valore. Lago d'Iseo; In montagna; La pianura lombarda; Un dolore; Tramonto e Lo Spoglio del Melgone,
sono finalmente i sei quadri che Filippo Carcano scelse fra
i molti da lui dipinti per figurare all'Esposizione
parigina dell' anno 1889. In tutti i suoi quadri si
riscontra la più serena, la più vivida pupilla d'artista,
che dopo avere contemplato una scena della vita reale la
riproduce con viva esattezza e con eccellenza meravigliosa.
Il Carcano è forse unico nel suo genere; egli ha un fare ed
un modo di trattare i soggetti tutto suo speciale.
Impressionista assoluto, sacrifica ogni particolare pur di
giungere ad ottenere l'effetto dell'insieme, ma non
altera o modifica il vero per nessun motivo, perchè nella
riproduzione di esso sta la sua forza e la sua singolarità.
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