Pillole d'Arte

    
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(Fonte : Dedalo - Rassegna d'arte diretta da Ugo Ojetti, 1928-29)
 

Giovanni Segantini ritratto da Emilio Quadrelli

GIOVANNI SEGANTINI fu ritratto in questa terra-cotta dallo scultore Emilio Quadrelli a Milano verso il 1885, negli anni che vanno dal quadro La Ninetta del Verzée al quadro Alla stanga, da quando cioè il pittore viveva in Milano a quando cominciò le sue prime lunghe dimore in Brianza.

II Segantini era nato nel 1858, il Quadrelli nel 1863: due giovanissimi, legati già dalla comune lotta per uscire dall'ombra e per trovare il proprio stile, e anche dalla comune fiduciosa amicizia per Vittore Grubicy.

Qui l'atteggiamento del Segantini tra scontroso e doloroso risponde all'animo di lui meglio che nel nervoso e spavaldo busto più tardi modellatogli da Paolo Trubetzkoy. Rivela infatti quell'intima malinconia che restò per tutta la vita il sentimento fondamentale del Segantini, e che emana anche dalle sue tele più vaste e solenni. Nella tecnica brava e spezzata si sente la moda del tempo, che partiva dal Grandi e voleva dare alla scultura il fremito della pittura; ma il Quadrelli, come poi sempre nelle sue sculture migliori, già vuole solidamente costruire volto e corpo prima di fare con la creta il pittore.

La bella statua che crediamo inedita, è nello studio del pittore Carlo Fornara a Prestinone in Vai Vigezzo; né potrebbe essere custodita in un sacrario più sicuro, tanto devoto è il Fornara, nella vita e nell'arte, al ricordo del suo grande maestro. L'ha ritratta un delicato artista della fotografia, Emilio Sommariva.