La palazzina della Permanente a Milano, ha accolto durante
lo scorso mese di marzo una bella mostra di opere fra le più
significative di Stefano Bersani, il semplice e mite pittore
lombardo morto poco più che quarantenne lo scorso anno.
L'esposizione, raccolta in quattro sale, non venne giudicata
originalissima, riuscì però non solo a rivelate tutta la
grazia pittorica di un artista che merita un posto onorevole
nella nostra pittura, ma a far conoscere un lato ignorato
dell'arte sua, il suo sicuro senso decorativo in eleganti
decorazioni ornamentali.
I critici se ne occuparono nei maggiori giornali assai
benevolmente, ed una commissione governativa scelse per la
Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma alcune sue opere,
perchè appunto fosse rappresentato colà degnamente.
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Stefano Bersani, nato a Melegnano nel 1872, seguì i corsi di
Brera. Pur malato e poverissimo, seppe coll'ardore pertinace
del forte volere, ottenere durante i suoi studi il premio
Mylius con Mietitura</>. Uscito dall'Accademia espose lo
stesso anno Fattucchiera al quale fece seguito nel
1895 l'Antro, opera che ottenne il premio Fumagalli e
che fu acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma.
Abbandonato poi lo studio della prospettiva degli interni,
tentò felicemente il paesaggio, poi alcuni soggetti
religiosi; ricorderemo, fra altri, l'Appassionata, l'Annunciazione,
premiata nel 1902 al concorso Alinari, e Madonnina.
Fra le sue migliori opere sono da annoverare La casa
della balia, Trillo d'allodole, oggi per generosa
donazione dell'ing. Puricelli al Castello Sforzesco,
Silenzio, che ottenne il premio Canonica, Ansia, Oggi
è vacanza, Tenerezze materne, esposto all'ultima
biennale veneziana. Applicatosi alla decorazione, seppe in
ornamentazioni di soffitti, in pregevoli pannelli
decorativi, in eleganti mobili, sviluppare le sue magnifiche
doti di fantasioso e sobrio decoratore.
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La Casa Editrice d'Arte Bestetti e Tumminelli di Milano, ha
voluto degnamente ricordare l'artista e la sua mostra
postuma, con uno splendido album stampato su carta
filogranata finissima e rilegato in forma degna. Una buona
scelta di opere sono ivi riprodotte in accuratissime
fotoincisioni e tricromie riportate con distinzione e buon
gusto.
Guido Marangoni vi ha premesso uno studio brillante ed
affettuoso sulla breve vita e sull'opera artistica del
pittore lombardo. Il volume è un vero saggio d'arte grafica
che merita la maggior fortuna per la memoria dell'artista e
per la cura intelligente dei coraggiosi editori.
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l. p. |
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