Pillole d'Arte

    
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(Fonte : Emporium - n° 244 - Aprile 1915)
 

 

La mostra Bersani a Milano

La palazzina della Permanente a Milano, ha accolto durante lo scorso mese di marzo una bella mostra di opere fra le più significative di Stefano Bersani, il semplice e mite pittore lombardo morto poco più che quarantenne lo scorso anno. L'esposizione, raccolta in quattro sale, non venne giudicata originalissima, riuscì però non solo a rivelate tutta la grazia pittorica di un artista che merita un posto onorevole nella nostra pittura, ma a far conoscere un lato ignorato dell'arte sua, il suo sicuro senso decorativo in eleganti decorazioni ornamentali.

I critici se ne occuparono nei maggiori giornali assai benevolmente, ed una commissione governativa scelse per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma alcune sue opere, perchè appunto fosse rappresentato colà degnamente.

Stefano Bersani, nato a Melegnano nel 1872, seguì i corsi di Brera. Pur malato e poverissimo, seppe coll'ardore pertinace del forte volere, ottenere durante i suoi studi il premio Mylius con Mietitura</>. Uscito dall'Accademia espose lo stesso anno Fattucchiera al quale fece seguito nel 1895 l'Antro, opera che ottenne il premio Fumagalli e che fu acquistata dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma.

Abbandonato poi lo studio della prospettiva degli interni, tentò felicemente il paesaggio, poi alcuni soggetti religiosi; ricorderemo, fra altri, l'Appassionata, l'Annunciazione, premiata nel 1902 al concorso Alinari, e Madonnina. Fra le sue migliori opere sono da annoverare La casa della balia, Trillo d'allodole, oggi per generosa donazione dell'ing. Puricelli al Castello Sforzesco, Silenzio, che ottenne il premio Canonica, Ansia, Oggi è vacanza, Tenerezze materne, esposto all'ultima biennale veneziana. Applicatosi alla decorazione, seppe in ornamentazioni di soffitti, in pregevoli pannelli decorativi, in eleganti mobili, sviluppare le sue magnifiche doti di fantasioso e sobrio decoratore.

La Casa Editrice d'Arte Bestetti e Tumminelli di Milano, ha voluto degnamente ricordare l'artista e la sua mostra postuma, con uno splendido album stampato su carta filogranata finissima e rilegato in forma degna. Una buona scelta di opere sono ivi riprodotte in accuratissime fotoincisioni e tricromie riportate con distinzione e buon gusto.

Guido Marangoni vi ha premesso uno studio brillante ed affettuoso sulla breve vita e sull'opera artistica del pittore lombardo. Il volume è un vero saggio d'arte grafica che merita la maggior fortuna per la memoria dell'artista e per la cura intelligente dei coraggiosi editori.


l. p.