Pillole d'Arte

    
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(Fonte : Emporium - nr 635-636 - Novembre-Dicembre 1947)
 

Fontanesi alla "Gazzetta del Popolo"


 Lo scopo di questa mostra quale è modestamente annunciato nel catalogo di Marziano Bernardi ("Cinquanta opere di A. Fontanesi" - Società Editrice Torinese) sarebbe semplicemente quello di riproporre alla mente del pubblico e degli studiosi alcuni Fontanesi del Museo Civico, in attesa che il museo possa avere una sistemazione, prevista pur troppo, per necessità di cose, ancora lontana. Le modeste intenzioni sono state di molto sorpassate, anche perchè ai Fontanesi del Museo Civico se ne sotto aggiunti altri di collezioni private piemontesi e lombarde. La difficoltà dei trasporti ha impedito una più larga partecipazione dei collezionisti di altre regioni; tuttavia i cinquanta quadri e i molti disegni qui esposti sono più che sufficienti a rievocare il mondo poetico di Antonio Fontanesi. Mondo di così lenta e profonda penetrazione che, pure riassumendosi intera in un singolo quadro, si continua poi negli altri precisando con impercettibili variazioni una intensa e costante emozione.

Soggetti il più possibile spogli di elementi descrittivi, ma intimamente legati a un contenuto sentimentale il quale si traduce in pittura attraverso una indagine in profondità, quasi non curante degli stintoli esterni, e solo qualche volta rimane sospeso in allusioni letterarie - >L'Aprile, La quiete - così scoperte e gentili che sarebbe per noi troppo ovvia presunzione condannarle. D'altra parte la pittura di Fontanesi, rivoluzionaria rispetto ai contemporanei italiani, non dovrebbe offrire ora più il pretesto a quelle discussioni polemiche che forse troppo esclusivamente appassionano i critici e gli artisti. E la si può guardare con quell'interesse tranquillo e obbiettivo per il quale i riflessi di cultura e di ambiente, scorie inevitabili anche degli atteggiamenti artistici più schietti, non sono più "moda" ma "storia".

Marziano Bernardi ha intitolato la prefazione al catalogo "Ritorno di Fontanesi". Con questo egli non intende riportare Fontanesi su un piano di attualità polemica contrapponendolo ai pittori contemporanei. Tale proposito "reazionario" non può essere nell'intento degli organizzatori che allestirono negli stessi locali, dopo la mostra dei capolavori del Museo Civico, quella della "Pittura francese di oggi". Ritorno di Fontanesi, secondo Marciano Bernardi, vuol dire ritorno ad una comprensione diretta del pitture, dopo otto anni di imposta segregazione, non "incitamento a ricostruire un mondo pittorico probabilmente scomparso per sempre" (M. Bernardi op. rit.). Per questa comprensione diretta la mostra allestita nei locali della "Gazzetta" è stata direi anche più utile di una anticipata apertura, se pure fosse stata possibile, del Museo Civico. Una piccola mostra che isola un artista o una corrente artistica, quasi sempre in condizioni di disposizione e di visibilità più vantaggiose, induce il pubblico e diciamo pure gli studiosi, ad una osservazione più attenta ed intesa che non un grande museo, il quale costringe l'animo e l'attenzione a subire successivamente stimoli diversi e contrastanti. E quindi da augurare che queste piccole mostre, "parziale anticipo" dei musei non ancora aperti, continuino anche quando il pretesto dell' "anticipo" e non esista più.

Anna Pacchiani