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Esci
(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)
Emilio Notte
E' toscano, nato circa trent'anni fa. Si č fatto quasi completamente da sč, senza maestri, pezzo a pezzo, con la tenacia e l'alacritą del lavoro, traendo volta a volta dalle ricerche e dalle esperienze delle quali le nuove tendenze dell'arte moderna gli proponevano il tema, il nutrimento di quella che poi doveva essere la sua visione necessaria, personale; ma anche in questa opera preliminare di esplorazione, di revisione, di sondaggio egli serbņ sempre l'impronta della sua indole tormentata e inquieta, il riflesso lirico del suo mondo interno, cui gli prestava il volto delle sue creature dolorose e l'aspetto del suo colore fervido, ma come pervaso di un drammatico afflato.
Il suo soggiorno prolungato a Venezia, nella consuetudine dei grandi maestri del Cinquecento, lo condusse ad assimilare i loro modi pieni di espressione drammatica e la loro particolare sapienza nell'armonia della composizione. Questa tappa nell'ascensione del Notte costituisce, non solo un fenomeno importantissimo e significativo in questo momento in cui l'arte italiana tende a risalire alle sue pure e grandi sorgenti, ma annunzia la maturitą di un artista in cui le doti naturali si contemperano di riflessione e di studio. La fede che consuma e guida il Notte ci riserba molte meraviglie.
Opere esposte :
(Dipinti a olio)
1. La Cieca Cantastorie
2-9. Particolari del quadro La Cieca Cantastorie
10. Ritratto di mio padre
11. Natura Morta
12. La Carlotta
13. Vecchia mendicante
Quattordici disegni a matita.