Pillole d'Arte

    
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(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)

Amedeo Bocchi



Amedeo Bocchi può dirsi per eccellenza il pittore della Palude Pontina, nonostante sia nato a Parma e viva gran parte dell' anno in Roma.
Anche qui, all'infuori d'un parco, e di due ritratti femminili che ci conducono dalle note delicate della perla ai toni scuri del piombo, egli non espone che quadri dipinti fra Terracina e il Circeo.

Le tele pontine del Bocchi suggeriscono ed esprimono di preferenza una garbata intimità domenicale. Non che egli sia rimasto estraneo alla profonda tristezza di codesta gente arsa dalla febbre e ormai vuota di speranza; piuttosto si direbbe che voglia vaticinare, da artista, la loro resurrezione.

Non hanno anch'essi diritto alla gioia? La maternità inebria le sue donne, che paiono - specie nel ricco costume terellano - regine dei campi. Guardate la famiglia dei pescatori riunita attorno alla tavola, all'aperto. Mangiano: il sole vibra, arde, si frange sopra di essi, vivace e pio come una benedizione; anima i bianchi cangianti della tovaglia e delle vesti, tra i diversi riflessi: azzurri maiolicati del cielo, verdi dolci del prato, caldi dorati della sabbia; s'irradia poi nel mistico sfondo luminoso.

Nelle ore mattutine vanno «Gli abbandonati» su per l'erta sparsa d'ulivi cinerei, mentre il Tirreno in basso canta i due ritornelli mutevoli ed eterni del turchese e dell'oltremarino.

Col sole radente, una capanna di stipa e un cavallo bianco si riflettono nel canale che è tutto di viola diffuso, tra gli eucalipti solenni, i grami procoi e i sambuchi in fiore.

A notte alcuni stanchi pellegrini, reduci dalla festa annuale della Madonna, si stendono sulla gradinata della Cattedrale di Terracina, e paiono, ai piedi dell' antico tempio romano, antiche scolture palpitanti.

I canali, le capanne, i bufali, i sughereti, l'impalpabile altare del Circeo nella lontananza, fanno da scenario alle sue figure, viste quasi sempre da presso, in forti pose e arditi scorci, come alla ribalta d'un teatro fantastico, dialettale. I costumi multicolori, le lunghe boccole complicate, le fiezze di corallo, i corpetti neri, i fazzolettoni bianchi delle donne, splendono intorno ai visi cerei, agli occhi profondi in cui la febbre attizza voragini di fuoco.

La limpidità tralucente dell'aria, il gusto deciso di farvi campeggiar dentro gli abitanti delle lande, la purezza ostinata dei colori in gara con la natura, sono le prime battute dei discorsi pittorici di Amedeo Bocchi, i quali non s'interrompono, ma procedono, logici e chiari, sino alla conclusione melodica che li fa belli.

Francesco Sapori.


 
Opere esposte :
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1. Ritratto (1921).
2. Abbandonati (1919).
3. La Capanna di Badino (1921).
4. Pescatori delle Paludi Pontine (1920).
5. Paesaggio (1919). 9. Ritratto (1916).
6. Terellana Accovacciata (1921).
7. La sera nel giorno della Madonna (1921).
8. Il racconto della cieca (1919).